Ancora migranti e vittime a Lampedusa: l’Europa inerme di fronte all’emergenza umanitaria
Il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino, si dice rammaricato e indignato per l’atteggiamento dell’Europa che, secondo lui, rimane inerme di fronte all’emergenza umanitaria nel Mediterraneo, lasciando l’Italia e, in particolare, Lampedusa a gestire da sola un fenomeno sempre più insopportabile, caratterizzato anche da continue morti in mare. Queste parole arrivano dopo l’ennesimo naufragio che ha causato la morte di una bimba di quasi 2 anni e ha lasciato altri otto migranti dispersi, secondo il racconto dei superstiti. Mannino sottolinea che la situazione potrebbe essere stata una vera e propria strage e definisce Lampedusa una zattera di salvataggio nel Mediterraneo. Il sindaco ringrazia le forze dell’ordine e due pescatori locali che hanno salvato due migranti, ma sottolinea l’indifferenza dell’Europa come insopportabile.
Il sindaco di Lampedusa ha espresso un profondo senso di sconforto quando ha appreso dell’ennesimo naufragio. Ha pensato alla madre della bimba morta e ha sottolineato che queste persone scappano in cerca di una vita migliore, ma si ritrovano a piangere i propri figli. Secondo Mannino, la situazione a Lampedusa è diventata insostenibile e l’appello è all’unità, invitando a mettere da parte le ideologie politiche per affrontare il problema in modo unitario. Mannino critica ancora una volta l’Europa, che è pronta a criticare ogni tentativo del governo italiano di agire. Fa riferimento anche all’accordo con l’Albania, che considera uno schiaffo all’Europa che continua a rimanere ferma. Secondo il sindaco, quell’accordo potrebbe essere sia un deterrente alle partenze che un modo per aprire il dibattito politico su questo tema, che continua ad essere assente nell’agenda europea. Mannino invita l’Europa a lavorare per cambiare il regolamento di Dublino se veramente si preoccupa del destino dei migranti.
Lampedusa: una situazione insopportabile e l’appello all’unità
Il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino, esprime il suo rammarico e la sua indignazione per l’atteggiamento dell’Europa che sembra non fare nulla di fronte all’emergenza umanitaria nel Mediterraneo, lasciando l’Italia e, in particolare, Lampedusa a gestire da sola un fenomeno che sta diventando sempre più insopportabile, con continue morti in mare. Queste parole arrivano dopo l’ennesimo naufragio che ha causato la morte di una bimba di quasi 2 anni e ha lasciato altri otto migranti dispersi, secondo il racconto dei superstiti. Mannino sottolinea che la situazione avrebbe potuto trasformarsi in una vera e propria strage e definisce Lampedusa una zattera di salvataggio nel Mediterraneo. Il sindaco ringrazia le forze dell’ordine e due pescatori locali che hanno salvato due migranti, ma sottolinea l’indifferenza dell’Europa come insopportabile.
Il sindaco di Lampedusa confessa di aver provato un profondo senso di sconforto quando ha appreso dell’ennesimo naufragio. Ha pensato alla madre della bimba morta e ha sottolineato che queste persone scappano in cerca di una vita migliore, ma si ritrovano a piangere i propri figli. Secondo Mannino, la situazione a Lampedusa è diventata insostenibile e l’appello è all’unità, invitando a mettere da parte le ideologie politiche per affrontare il problema in modo unitario. Mannino critica ancora una volta l’Europa, che è pronta a criticare ogni tentativo del governo italiano di agire. Fa riferimento anche all’accordo con l’Albania, che considera uno schiaffo all’Europa che continua a rimanere ferma. Secondo il sindaco, quell’accordo potrebbe essere sia un deterrente alle partenze che un modo per aprire il dibattito politico su questo tema, che continua ad essere assente nell’agenda europea. Mannino invita l’Europa a lavorare per cambiare il regolamento di Dublino se veramente si preoccupa del destino dei migranti.
Lampedusa: l’Europa inerme di fronte all’emergenza umanitaria
Il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino, esprime il suo rammarico e la sua indignazione per l’atteggiamento dell’Europa che sembra non fare nulla di fronte all’emergenza umanitaria nel Mediterraneo, lasciando l’Italia e, in particolare, Lampedusa a gestire da sola un fenomeno che sta diventando sempre più insopportabile, con continue morti in mare. Queste parole arrivano dopo l’ennesimo naufragio che ha causato la morte di una bimba di quasi 2 anni e ha lasciato altri otto migranti dispersi, secondo il racconto dei superstiti. Mannino sottolinea che la situazione avrebbe potuto trasformarsi in una vera e propria strage e definisce Lampedusa una zattera di salvataggio nel Mediterraneo. Il sindaco ringrazia le forze dell’ordine e due pescatori locali che hanno salvato due migranti, ma sottolinea l’indifferenza dell’Europa come insopportabile.
Il sindaco di Lampedusa confessa di aver provato un profondo senso di sconforto quando ha appreso dell’ennesimo naufragio. Ha pensato alla madre della bimba morta e ha sottolineato che queste persone scappano in cerca di una vita migliore, ma si ritrovano a piangere i propri figli. Secondo Mannino, la situazione a Lampedusa è diventata insostenibile e l’appello è all’unità, invitando a mettere da parte le ideologie politiche per affrontare il problema in modo unitario. Mannino critica ancora una volta l’Europa, che è pronta a criticare ogni tentativo del governo italiano di agire. Fa riferimento anche all’accordo con l’Albania, che considera uno schiaffo all’Europa che continua a rimanere ferma. Secondo il sindaco, quell’accordo potrebbe essere sia un deterrente alle partenze che un modo per aprire il dibattito politico su questo tema, che continua ad essere assente nell’agenda europea. Mannino invita l’Europa a lavorare per cambiare il regolamento di Dublino se veramente si preoccupa del destino dei migranti.