“Migranti: la toccante storia di Lillo e Seydou e il percorso dal mare verso una nuova vita”

Seydou, un ragazzo di 25 anni, ha ancora paura del mare. Un trauma che non è mai riuscito a superare. Seydou è arrivato a Lampedusa da solo, a soli 16 anni, su una carretta proveniente dalla Libia. Ha attraversato il mare insieme ad altri 100 migranti. Lillo Maggiore, padre affidatario di Seydou, lo definisce il figlio maschio arrivato dal mare. La famiglia di Lillo aveva già accolto Alex e Teame, due ragazzi eritrei sopravvissuti a un naufragio nel 2013. Dopo quattro mesi, Alex e Teame sono ripartiti per iniziare una nuova vita. Quando Seydou è stato accolto dalla famiglia Maggiore, è stata una grande gioia. Seydou ha imparato subito l’italiano e ha completato gli studi fino a ottenere un diploma alberghiero. Ora lavora in un supermercato a Lampedusa con un contratto a tempo indeterminato. Seydou mantiene la sua famiglia in Senegal grazie al suo lavoro in Italia. Seydou ha attraversato quattro Stati prima di raggiungere la Libia e imbarcarsi per l’Europa. Il mare rappresenta ancora un trauma per lui. Nonostante le difficoltà e la paura, Seydou è riuscito a crearsi una nuova vita, integrandosi perfettamente nella comunità di Lampedusa. Di recente, Lillo ha ospitato e aiutato un gruppo di ragazzi arrivati dalla Burkina Faso e dal Gambia. Alex e Teame, che erano stati accolti in precedenza dalla famiglia Maggiore, sono tornati a Lampedusa per un incontro emozionante con Lillo. Oggi vivono all’estero e hanno fondato una famiglia. Lillo sottolinea che la situazione dei migranti nel Mediterraneo non è cambiata negli ultimi 10 anni. Continuano le tragedie e le morti in mare. Lillo crede che la soluzione sia investire nei Paesi di origine e offrire opportunità di lavoro e un futuro migliore a chi vuole partire. Lillo afferma che i migranti svolgono lavori che gli italiani rifiutano di fare e che bisogna ringraziarli. Per Lillo, una vita senza Seydou è impensabile, lui è il terzo figlio, il figlio arrivato dal mare.

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