Il 29 marzo 2025, Messina ha celebrato con grande entusiasmo la Giornata Meteorologica Mondiale , un’importante manifestazione organizzata dall’ Università degli Studi di Messina . L’evento ha visto una serie di attività pubbliche svolgersi in luoghi emblematici come il Museo del Mare , l’ Istituto Leonardo da Vinci , l’ Istituto Ettore Majorana di Milazzo e l’ Istituto Verona Trento di Messina . Sotto la direzione del decano di Fisica, Salvatore Magazù , l’iniziativa ha messo in evidenza l’urgenza di affrontare le sfide legate ai cambiamenti climatici .
Magazù ha aperto il dibattito presentando dati allarmanti sui cambiamenti climatici e ha sottolineato l’importanza di educare le nuove generazioni sui rischi ambientali connessi alle loro azioni quotidiane. Ha invitato i politici a fondare le loro decisioni su evidenze scientifiche, affinché possano adottare politiche più efficaci per la mitigazione dei cambiamenti climatici . La sua conclusione ha richiamato l’attenzione sulla necessità di una collaborazione globale e di un approccio integrato per affrontare le sfide climatiche.
Un progetto interdisciplinare
L’evento si è inserito nel progetto “PRIN 2022 Pnrr South Risk from data collection to monitoring interventions and risk prevention”, finanziato dal MUR . Questo progetto ha visto la collaborazione di tre istituzioni scientifiche di grande rilevanza locale: l’ Università di Messina , l’ Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e la Stazione Zoologica Anton Dohrn . La presenza di rappresentanti del Dipartimento Regionale di Protezione Civile della Regione Siciliana ha ulteriormente arricchito il dibattito.
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Durante le giornate, gli eventi hanno proposto un approccio interdisciplinare, esaminando le trasformazioni storiche delle metodologie di osservazione e monitoraggio. È stato evidenziato il ruolo cruciale delle istituzioni scientifiche nello studio dei fenomeni naturali estremi e del loro impatto sulle attività umane. Interventi di alto profilo scientifico e divulgativo hanno caratterizzato il programma, con la partecipazione di esperti come Maria Teresa Caccamo , Gianluca Rossellini e Alessandro Gattuso , solo per citarne alcuni.
Un’occasione di dialogo e partecipazione
La Giornata Meteorologica Mondiale ha registrato un’affluenza straordinaria, coinvolgendo studenti, docenti, ricercatori e cittadini. Un’attenzione particolare è stata riservata ai più giovani, con attività didattiche progettate per promuovere una maggiore consapevolezza sui cambiamenti climatici e sull’importanza del monitoraggio ambientale. Le tre giornate di eventi si sono rivelate intense e partecipate, creando un dialogo profondo tra scienza e territorio.
Il direttore del Museo del Mare di Milazzo, Carmelo Isgrò , ha contribuito a rendere l’esperienza ancora più coinvolgente, mentre il giornalista Gianluca Rossellini ha condiviso una testimonianza toccante sull’evento estremo di Giampilieri . La seconda giornata ha visto la partecipazione di Stefania Scolaro , dirigente scolastico dell’ Istituto Leonardo da Vinci , che ha sottolineato l’importanza dell’educazione ambientale.
Riflessioni sulla meteorologia e il futuro
La Giornata Meteorologica Mondiale , istituita per commemorare la fondazione dell’ Organizzazione Meteorologica Mondiale il 23 marzo 1950, rappresenta un’opportunità unica per riflettere sull’evoluzione delle scienze atmosferiche e sul loro impatto nella società contemporanea. L’edizione 2025, intitolata “Closing the Early Warning Gap Together – Colmare insieme il divario dell’allerta precoce”, ha offerto un programma ricco di seminari, attività didattiche e esposizioni, focalizzandosi sull’importanza della previsione meteorologica e dei sistemi di allerta nella gestione del rischio ambientale.
In un contesto in cui il cambiamento climatico è sempre più presente nelle agende politiche e sociali, eventi come questo non solo informano, ma stimolano anche un’azione collettiva necessaria per affrontare le sfide del nostro tempo.