Il mercato italiano delle due ruote supera i 300mila veicoli immatricolati a ottobre
Il mercato italiano delle due ruote ha raggiunto un traguardo significativo a ottobre, superando i 300mila veicoli immatricolati per la prima volta dal 2011. Questa notizia è stata accolta con grande incoraggiamento da Paolo Magri, presidente di Confindustria Ancma, in vista dell’importante evento Eicma che si tiene a Milano da oltre 100 anni.
Il settore delle due ruote ha registrato una crescita a doppia cifra per il quarto mese consecutivo, con un aumento del 15,75% e la vendita di 25.227 veicoli nel mese di ottobre. Le moto hanno ottenuto risultati particolarmente positivi, con un aumento del 33,04% rispetto all’anno precedente e l’immatricolazione di 10.545 unità. Gli scooter hanno registrato un incremento del 6,26%, con 13.103 veicoli venduti, mentre i ciclomotori sono tornati in positivo dopo quattro mesi di calo, con una crescita del 2,67% e 1.579 veicoli immatricolati.
Il mercato complessivo delle due ruote ha superato le 300mila unità a ottobre, raggiungendo quota 311.079, con una crescita del 16,95%. Questo è il primo anno, dopo dodici anni, in cui si supera questa soglia, lasciando spazio a ulteriori miglioramenti nei prossimi due mesi. Gli scooter sono in testa con 160.559 unità immatricolate e un aumento del 22,89%, seguiti dalle moto con 133.666 veicoli venduti e una crescita del 14,81%. I ciclomotori, invece, hanno registrato un calo del 10,92%, con 16.854 unità immatricolate.
La situazione nel settore delle due ruote elettriche è difficile, soprattutto dopo l’esaurimento degli incentivi pubblici a ottobre. Nel mese, sono state immatricolate solo 753 unità, registrando una diminuzione del 44,30% rispetto all’anno precedente, quando il mercato era sostenuto dagli aiuti statali. Tutti i segmenti hanno registrato risultati negativi, in particolare gli scooter, che hanno visto una flessione del 55,48% con 382 mezzi immatricolati. Nel complesso, l’anno ha registrato un calo del 21,43%, con soli 11.083 veicoli immessi sul mercato.
L’associazione ha sottolineato l’urgenza di sbloccare le risorse avanzate dalla campagna del 2022, pari a 5,6 milioni di euro, che consentirebbero al mercato di raggiungere gli obiettivi di fine anno. L’appello al governo è quello di sostenere un mercato già orientato verso la sostenibilità ambientale, in linea con gli obiettivi comunitari.