La sospensione del Trattato di Schengen sulla libera circolazione in Europa si è resa necessaria per l’aggravarsi della situazione in Medio Oriente, l’aumento dei flussi migratori lungo la rotta balcanica e soprattutto per questioni di sicurezza nazionale, e me ne assumo la piena responsabilità”. Queste sono le parole di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, che sui social ha rivendicato la scelta del governo italiano di ripristinare i controlli alla frontiera tra Italia e Slovenia.
La libertà di circolazione nell’Unione Europea
La libertà di circolazione delle persone è uno dei pilastri dell’Unione Europea, garantita dall’acquis di Schengen. Questo accordo, firmato nel 1985, prevede la graduale abolizione dei controlli ai confini tra i paesi membri. Oggi, 22 Stati dell’UE fanno parte dello spazio Schengen, che consente ai cittadini di muoversi liberamente senza controlli di frontiera.
Limiti e benefici dello spazio Schengen
Nonostante la libertà di circolazione, ci sono dei limiti. I cittadini dell’UE possono viaggiare per turismo in un altro paese per un massimo di tre mesi, mentre per motivi di lavoro possono trasferirsi in un altro paese dell’area. Inoltre, gli imprenditori possono aprire attività in altri paesi e gli studenti possono studiare ovunque nell’Unione. Secondo la Commissione Europea, chiudere i confini interni costerebbe tra 100 e 230 miliardi di euro in 10 anni.
Le regole di Schengen e i controlli di frontiera
Le regole di Schengen hanno abolito i controlli alle frontiere interne, consentendo la libera circolazione tra i paesi membri. Tuttavia, sono possibili controlli di polizia mirati, che non sono sistematici ma possono essere effettuati in determinate situazioni. Inoltre, uno Stato membro può sospendere temporaneamente la libertà di circolazione in caso di minaccia “seria”.
La comunicazione del governo italiano
Il governo italiano ha comunicato la reintroduzione dei controlli alle frontiere interne con la Slovenia, in base all’articolo 28 del Codice delle frontiere Schengen. Questa decisione è stata comunicata dal Ministro degli Interni Matteo Piantedosi alla Commissione Europea e agli altri Stati membri dell’UE. L’obiettivo è contrastare i flussi migratori illegali lungo la rotta balcanica.
La collaborazione con la Slovenia
Giorgia Meloni ha sottolineato la piena collaborazione con la Slovenia nel contrasto ai flussi migratori illegali. Questa collaborazione è fondamentale per garantire la sicurezza nazionale e controllare l’immigrazione irregolare lungo la rotta balcanica. La decisione di ripristinare i controlli alla frontiera è stata presa per proteggere l’Italia e i suoi cittadini.