Meloni: Le prospettive di Trump e la situazione in Ucraina a distanza di quasi tre anni di conflitto

Giorgia Meloni commenta le posizioni di Donald Trump sulla guerra in Ucraina, evidenziando la necessità di un continuo supporto diplomatico degli Stati Uniti e la resilienza dell’Ucraina contro l’invasione russa.
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La premier Giorgia Meloni ha rilasciato dichiarazioni significative sulla posizione del presidente Donald Trump riguardo alla guerra in Ucraina, mettendo in luce le sue aspettative di una continua presenza diplomatica degli Stati Uniti nel conflitto. A pochi mesi dal terzo anniversario dell’invasione russa, Meloni ha sottolineato come la situazione sul campo resti complicata e le operazioni militari non stiano producendo i risultati auspicati da Mosca.

Le dichiarazioni di Trump e il ruolo della diplomazia

Durante una recente conferenza stampa, Meloni ha spiegato il pensiero di Trump riguardo alla crisi ucraina, presentando la convinzione che l’ex presidente degli Stati Uniti non abbia intenzione di ritirare il sostegno a Kiev. “Francamente non prevedo un disimpegno,” ha affermato, rivelando che le sue dichiarazioni suggeriscono piuttosto un approccio che bilancia la diplomazia con la deterrenza. La premier ha richiamato le idee di Trump su “pace con la forza,” argomentando che solo creando una condizione di difficoltà per la Russia si potranno ottenere progressi significativi nella risoluzione del conflitto.

Meloni ha evidenziato come Trump possieda la “capacità di dosare” le diverse strategie per affrontare la situazione in Ucraina. Secondo la premier, l’impegno degli Stati Uniti potrebbe evolversi senza implicare un abbandono del supporto all’Ucraina, per non incorrere in quella che lei considera una scelta errata. Queste affermazioni sono giunte mentre il conflitto continua a infuriare e le speranze di una rapida risoluzione rimangono incerte.

L’andamento del conflitto e le forze in gioco

A quasi tre anni dall’inizio della guerra, Meloni ha anche fatto il punto sulla situazione attuale del conflitto. Con sorrisi amari, ha ricordato come la guerra fosse stata inizialmente valutata per durare solo tre giorni. Oggi, al contrario, assistiamo a un protrarsi estremo delle operazioni belliche, con casi di resistenza e lotta sul campo che dimostrano la determinazione dell’Ucraina nel fronteggiare l’invasore.

Citando dati specifici, Meloni ha fatto notare che, a dicembre 2022, la Russia controllava il 17,4% del territorio ucraino. Dopo due anni di conflitto, sebbene la Russia abbia ottenuto una parziale espansione, il controllo è aumentato solo dell’1%, raggiungendo il 18%. Questo, secondo la premier, è cruciale per smontare l’idea che la Russia stia già vincendo la guerra. Le sue parole hanno messo in luce che l’attuale fase di negoziati sulla pace è il risultato diretto di una stagnazione strategica russa e della resilienza degli ucraini, il cui “coraggio” unito al “sostegno” da parte di alleati come l’Italia e gli Stati Uniti, ha contribuito a contrastare l’avanzata delle forze russe.

Day after day, the crisis remains a pressing reality not just for the Ukrainian people but also for the international community, which continues to monitor the developments and reassess its engagements in response to the evident challenges posed by the ongoing conflict.

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