Dalla quarta rata del Pnrr all’occupazione, la premier ospite di ‘Porta a Porta’ elenca i successi del governo. E sulla mafia dice: “E’ meno visibile ma fa affari, serve fermezza”
Giorgia Meloni: i successi del governo e la sfida contro la mafia
Durante uno speciale di Porta a Porta sulle mafie, la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha scherzato sulla sua influenza in Europa, ma poi ha elencato i successi che hanno contribuito a consolidare la sua autorevolezza. “Non posso dire se merito il riconoscimento come la leader più influente d’Europa, ma ho smentito i pronostici. Quando sono diventata primo ministro e mi sono presentata in Europa, mi guardavano come se fossi un marziano, un mostro, un’impresentabile…”.
Meloni ha poi sottolineato che l’Italia non è stata isolata a livello internazionale, nonostante le previsioni negative. “Hanno detto che l’economia italiana sarebbe crollata, ma abbiamo registrato record occupazionali senza precedenti nell’ultimo anno, a tutti i livelli”. Inoltre, ha ribadito che l’Italia ha ottenuto la terza e la quarta rata del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), dimostrando di saper negoziare e di essere credibile e rispettata.
La motivazione di Meloni: la strage di via D’Amelio e l’impegno contro la mafia
Durante lo speciale, sono state mostrate le immagini della strage di via D’Amelio, che hanno spinto Meloni a entrare in politica. “Quelle immagini mi hanno portato esattamente dove sono adesso. Ho deciso di impegnarmi in politica perché davanti a quella devastazione non si poteva restare indifferenti”. Meloni ha ricordato di essere stata colpita anche dall’omicidio del giudice Falcone e dal funerale, ma è stata la morte di Paolo Borsellino a farle capire che era necessario combattere la mafia.
Secondo Meloni, il consenso è ciò che rende la mafia così potente. Borsellino sapeva che non poteva tornare indietro, ma ha continuato a lottare per dimostrare che non si può dare il proprio consenso a questa organizzazione criminale. “Sono uomini che di solito si vedono nei film, persone che sanno che il loro sacrificio estremo è l’unico modo per combattere questa battaglia”.
Il primo provvedimento del governo e il ruolo dell’Italia nella lotta alla mafia
Meloni ha sottolineato di essere estremamente orgogliosa che il primo provvedimento del suo governo sia stato la difesa del carcere ostativo, uno degli strumenti più efficaci nella lotta alla mafia. “Abbiamo rischiato di smontare una delle leggi antimafia più importanti, ma siamo riusciti a preservarla”. Inoltre, ha evidenziato che l’Italia è diventata un esempio nel mondo nella lotta alla mafia. “Prima eravamo famosi per esportare la mafia, ora siamo famosi per esportare l’antimafia. Ci chiamano da tutto il mondo per collaborare, dall’Europa all’America Latina”.
Meloni ha anche messo in guardia sul fatto che, nonostante la mafia sia meno visibile negli attentati, continua comunque a fare affari. Con gli investimenti del Pnrr in corso, è fondamentale essere fermi e vigili. Le mafie si adattano alle nuove tecnologie e utilizzano ogni mezzo a loro disposizione, quindi è necessario essere veloci e pronti a mettersi costantemente in discussione.
In conclusione, Meloni ha sottolineato l’importanza di continuare a combattere la mafia con fermezza e determinazione, per garantire un futuro migliore per l’Italia e per il mondo intero.