Meloni critica la sentenza di Catania e definisce la difesa dei giudici come “corporativa”

Giorgia Meloni ha affrontato diverse tematiche politiche durante un’intervista con SkyTg24 in occasione del ventesimo anniversario del lancio di Sky in Italia. Ha iniziato discutendo il tema dei migranti e la recente sentenza anti-Cpr del tribunale di Catania, criticando le motivazioni della sentenza e difendendo la posizione del governo. Meloni ha sottolineato di rispettare l’autonomia della magistratura, ma ha espresso la sua disapprovazione riguardo a una sentenza che dichiara illegittimi i provvedimenti governativi.

Parlando del tema dell’immigrazione a livello europeo, Meloni ha affermato che l’Italia non aveva precedentemente posto con determinazione la questione. Tuttavia, ha sottolineato che l’Italia è determinata a combattere i trafficanti di esseri umani e a gestire i flussi migratori in modo legale. Ha anche evidenziato l’importanza di stabilire accordi con i Paesi di provenienza e transito dei migranti, come la Tunisia.

Tuttavia, il memorandum firmato con la Tunisia due mesi fa è rimasto inattuato e il presidente tunisino ha criticato l’approccio paternalistico dell’UE nei confronti dei paesi africani. Meloni ha dichiarato che è necessario lavorare con rispetto e in partenariato con questi paesi.

Un altro tema discusso durante l’intervista è stato il Mes e il suo impatto sul Patto di Stabilità. Meloni ha ribadito la posizione del governo italiano sul Mes, affermando che non ha cambiato idea sull’argomento. Ha sottolineato l’importanza di comprendere la cornice all’interno della quale si inserisce lo strumento prima di discuterne. Ha anche evidenziato che il Mes richiama i parametri del vecchio Patto di Stabilità, il che potrebbe rappresentare un problema per l’Italia e per molti altri paesi europei.

In conclusione, Meloni ha affrontato diverse questioni politiche attuali durante l’intervista, facendo riferimento all’immigrazione, ai rapporti con l’UE e al Mes. Ha sottolineato l’importanza di un approccio rispettoso e basato su un partenariato strategico nei confronti dei paesi africani e ha ribadito la posizione del governo italiano sul Mes.