La vita di un giocatore di padel rappresenta un percorso affascinante e impegnativo, caratterizzato da sfide fisiche, mentali e logistiche che pochi possono realmente comprendere. Marco Cassetta, il primo italiano di nascita a entrare nella top 100 mondiale, ha svelato le sfide quotidiane e le pressioni di questo sport in rapida espansione. In un’intervista con Fanpage.it, ha dato uno sguardo intimo alla sua carriera, alle difficoltà finanziarie e ai sacrifici necessari per eccellere nel padel professionistico.
Un anno in volo: la vita tra tornei e spostamenti
Marco Cassetta, classe 1999, è attualmente al numero 108 nella classifica mondiale del padel. La sua carriera è segnata da un ritmo incessante di viaggi; nell’arco di un anno riesce a compiere ben 72 voli, spostandosi continuamente per partecipare a tornei. Questo ritmo incalzante è tipico per i padellisti italiani, che si trovano spesso a gareggiare in diverse competizioni sia nazionali che internazionali senza alcuna tregua. Cassetta ha descritto questo stile di vita come una vera e propria maratona, in cui la fine della stagione può lasciare il giocatore fisicamente ed emotivamente esausto.
“Alla fine della stagione, sei morto per i viaggi”, ha affermato Cassetta, evidenziando come la fatica derivi non tanto dal campo da gioco, ma dai continui spostamenti. È incredibile pensare che, a differenza di altri sport come il tennis, i guadagni per i giocatori di padel provenienti dai tornei siano relativamente bassi. La vera sostanza economica, in molti casi, deriva dagli sponsor, presenza fondamentale per la salute economica di un professionista. “Senza di loro, sarebbe estremamente difficile mantenere una carriera competitiva e costante”, secondo Marco.
Tra successi e difficoltà: la stagione di Cassetta
Il 2024 ha rappresentato per Cassetta una stagione significativa, soprattutto considerando che è riuscito a entrare nella top 100, un traguardo invidiabile per un italiano. La sua esperienza agli Europei, dove ha contribuito alla conquista della medaglia d’argento, e ai Mondiali, dove l’Italia ha raggiunto un quarto posto storico, ha segnato tappe importanti della sua carriera. Tuttavia, le sfide non sono mancate. Dopo una frattura alla spalla del compagno di gioco, Marco si è trovato nella difficile situazione di dover cambiare partner frequentemente, elemento che ha influenzato negativamente le sue prestazioni nella fase finale della stagione.
“Cambiare partner è una delle cose più difficili per un giocatore di padel”, ha dichiarato Cassetta, rivelando come la stabilità nella squadra sia cruciale per i risultati. Ogni cambiamento crea un’immediata esigenza di adattamento, che può risultare faticosa sia sul piano fisico che su quello mentale. Nonostante ciò, il desiderio di competere ai massimi livelli e la passione per il gioco non sembrano affievolirsi, e Cassetta è determinato a continuare la sua ascesa.
Le radici del successo: la passione per il padel
La passione di Cassetta per il padel è sbocciata nel 2017, dopo una carriera nel tennis che non lo soddisfaceva più. Già appassionato di sport e giocatore di tennis, ha scoperto il padel e ha trovato la sua vera vocazione. “Ho iniziato a praticare il padel e sono stato subito selezionato per i Mondiali giovanili”, ha raccontato il giocatore. L’emozione di indossare la maglia azzurra ha avuto un impatto profondo su di lui, influenzando le sue scelte e guidandolo verso il sogno di diventare un professionista.
L’approccio al padel, sport che in Italia è relativamente nuovo, è diverso rispetto a quello di chi si cimenta nel tennis. “Gli spagnoli e gli argentini ci superano, giocano a padel da decenni”, ha spiegato Cassetta, riferendosi al fiorente sviluppo di scuole e campioni in queste nazioni. Questo divario culturale e pratico rende il cammino degli italiani più complesso, ma Cassetta è convinto che, con il tempo, anche l’Italia possa recuperare terreno e competere ai massimi livelli.
Il futuro del padel: opportunità e rivalità con il tennis
Il padel continua a crescere esponenzialmente, sia in termini di praticanti che di popolarità. Marco Cassetta vede un futuro brillante per questo sport, nonostante la recente rinascita del tennis grazie a giovani talenti come Jannik Sinner. “Non c’è rivalità tra padel e tennis, entrambi gli sport possono convivere e crescere insieme”, ha affermato Marco, mettendo in evidenza la bellezza competitiva di entrambe le discipline.
Con la prospettiva che il padel entri a far parte degli sport olimpici nel 2032, Cassetta è fiducioso riguardo al futuro del padel. Tuttavia, nonostante le opportunità, la strada per i giocatori rimane irta di difficoltà. L’importanza del sostegno degli sponsor è cruciale, poiché le borse in palio nei tornei non si avvicinano a quelle di altri sport, come il tennis. Con una carriera in continua evoluzione, Marco Cassetta rappresenta il volto emergente di un movimento che cresce e si espande a livello mondiale.