Durante il fine settimana, la XXV Maratona di Pisa ha visto trionfare il romano Luca Parisi e la ungherese Tunde Szabo, un evento che ha richiamato 4.000 corridori sulle strade caratterizzate dalla bellezza storica della città . Con una distanza di 42,195 km da percorrere, la competizione ha offerto emozioni e performance di alto livello, regalando momenti indimenticabili non solo ai partecipanti ma anche a tutti gli spettatori che hanno affollato il percorso.
La corsa maschile: Parisi conquista la vetta
Luca Parisi, atleta dell’Etrusca, ha tagliato il traguardo con un tempo di 2h21’49”, conquistando il primo posto. Dopo una preparazione intensa e ricca di sacrifici, Parisi ha espresso la sua soddisfazione, dichiarando il desiderio di superare il tempo di 2h20′, ricevendo comunque applausi per la sua vittoria a Pisa, una competizione considerata di grande prestigio. Lo scorso anno, il secondo classificato Khalid Jbari, di origini marocchine e tesserato per l’Athletic Club 96 Alperia, ha terminato la gara in 2h24’14”. Nonostante avesse vinto l’edizione precedente con un tempo impressionante di 2h20’00”, Jbari non è riuscito a ripetere il successo. Terzo classificato Fabio Lusuardi del Calcestruzzi Corradini, con un tempo di 2h26’53”, si unisce al podio di una gara che ha dimostrato il livello competitivo eccellente degli atleti.
Parisi ha rivelato che, proprio a causa delle basse temperature che hanno colpito la preparazione, aveva dovuto fermarsi una settimana prima della gara. Nonostante ciò, ha deciso di correre a Pisa, esprimendo il suo rammarico per i sacrifici fatti e l’importanza di coronare il lavoro con una prestazione all’altezza delle aspettative. La maratona di Pisa, al di là della sua storicità , rappresenta per molti un’opportunità per misurarsi con le proprie capacità in un contesto memorabile, accrescendo la sua reputazione nel panorama delle corse su strada.
La sfida femminile: Tunde Szabo tra ricordi e vittoria
Nella gara femminile, la 35enne Tunde Szabo ha messo a segno una vittoria che rappresenta una vera e propria rivincita dopo i secondi posti ottenuti nel 2017 e 2018, e il quarto posto nel 2019. Con un personal best di 2h40’46”, ha tagliato il traguardo in 2h43’01”, un tempo che la conferma tra le migliori maratonete in circolazione. La sfida per lei è stata tanto più emozionante, data la sua determinazione a superare le delusioni passate, trasformandole in motivazione e energia positiva per affrontare il percorso.
Sul secondo e terzo gradino del podio, si sono piazzate due atlete britanniche: Melissah Gibson e Georgie Bruinvels, rispettivamente con i tempi di 2h44’06” e 2h44’47”. La competizione ha dunque evidenziato la forza delle corridore anglosassoni, rendendo il podio di Pisa un mix internazionale di talento e personalità . Quarta in classifica l’inglese Rebecca Hilland ha chiuso con un tempo di 2h45’45”, mentre a rappresentare le italiane, la bolzanina Sarah Giomi del Cus Pro Patria Milano, si è piazzata al quinto posto con un tempo di 2h47’39”.
La Maratona di Pisa non è solo una corsa, ma un evento che unisce atleti provenienti da diverse culture e storie, in un unico abbraccio di passione sportiva e determinazione. Quella che si è svolta quest’anno rimarrà nel cuore di molti, evidenziando la bellezza dell’atletica leggera come veicolo di relazioni e connessioni umane.