Si è tenuto oggi a Roma, al Senato, il convegno “Lupus: focus su cause e sintomi di una patologia complessa”, promosso dal senatore Ignazio Zullo. L’obiettivo dell’evento è stato quello di sensibilizzare sull’importanza della diagnosi precoce, dell’approccio multidisciplinare, delle terapie innovative e del supporto ai medici di famiglia e ai pazienti affetti da lupus eritematoso sistemico (Les).
Il lupus eritematoso sistemico è una malattia reumatica cronica autoimmune che coinvolge il sistema immunitario e può colpire vari organi e tessuti. In Italia, colpisce circa 27.000 persone, soprattutto donne in età fertile, con un rapporto donna-uomo di 6-10 a 1. La diagnosi della malattia può essere complessa a causa dei sintomi aspecifici e della scarsa conoscenza da parte dei medici e della popolazione.
Secondo una ricerca della Società italiana di reumatologia, il ritardo diagnostico in Italia è in media di 20 mesi. Questo ritardo comporta danni irreversibili agli organi colpiti dalla malattia. Tuttavia, esistono farmaci molto efficaci che possono modificare favorevolmente il decorso e la prognosi della malattia, ma è fondamentale una diagnosi precoce.
La nefrite lupica, una complicanza renale del lupus, colpisce il 25-50% dei pazienti con Les. La diagnosi precoce della nefrite lupica è essenziale per evitare conseguenze gravi come la dialisi o il trapianto renale. Semplici esami ematici e urinari possono evidenziare la presenza di un problema renale e permettere un trattamento tempestivo.
La diagnosi precoce rappresenta una sfida per i medici di medicina generale. La sinergia tra medico di medicina generale e specialista è fondamentale per garantire una diagnosi tempestiva e un percorso di cura appropriato. La condivisione informatica dello stato clinico del paziente può facilitare questa sinergia e migliorare l’appropriatezza degli accertamenti e delle cure.
Le terapie innovative rappresentano una risposta concreta per i pazienti affetti da lupus. È importante investire nella ricerca per comprendere sempre di più le cause della malattia e sviluppare nuovi strumenti terapeutici. È necessario anche garantire la presenza della reumatologia in tutti gli ospedali e aumentare i centri di cura specifici per il lupus.
Il convegno ha permesso di mettere in luce l’importanza di una diagnosi precoce, di un approccio multidisciplinare e di terapie innovative per migliorare la vita dei pazienti affetti da lupus. È fondamentale che i decisori politici tutelino il Servizio sanitario nazionale, garantendo la presenza della reumatologia e offrendo una maggiore tutela sul lavoro per i pazienti affetti da questa malattia.
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