Luoghi iconici di “Hanno ucciso l’uomo ragno”: scopri le location della serie sui 883

La serie “Hanno ucciso l’uomo ragno: la leggenda degli 883” è una produzione Sky Original che esplora la vita e la carriera di uno dei gruppi musicali più iconici degli anni Novanta in Italia. Attraverso otto episodi, la serie narra la storia di Max Pezzali e Mauro Repetto, mettendo in luce non solo la loro ascesa nel mondo della musica, ma anche il contesto culturale e sociale che ha caratterizzato quell’epoca. I luoghi in cui è stata girata la serie sono una parte fondamentale di questa narrazione, offrendo ai fan l’opportunità di rivivere la battaglia di due giovani artisti provenienti dalla provincia italiana.

Pavia: la culla della musica degli 883

Pavia, la città natale di Max Pezzali e Mauro Repetto, è una delle location principali della serie. Le riprese sono partite da una Pavia dei tardi anni Ottanta, un periodo in cui la provincia era vista come un luogo di ristagno, dove i sogni di evasione erano vividi nei cuori dei giovani. La città ha subito un’importante rivisitazione per ricreare l’atmosfera di quegli anni: le strade e i luoghi che hanno visto la formazione di un’amicizia storica hanno preso vita sullo schermo.

Particolarmente significative sono le scene girate nella casa di Pezzali, ricostruita a Borgo Ticino, e nella casa di Repetto, situata nel centro di Pavia. Queste location non sono solo sfondi, ma rappresentano il punto di partenza per i due artisti, i luoghi in cui i sogni di carriera sono stati coltivati. Il Parco Ticino, dove i due amici si ritrovavano per comporre musica, ha un ruolo cruciale nella narrazione, simboleggiando la spensieratezza della gioventù. Con il rinomato Ponte Coperto come uno dei simboli della città e numerosi altri luoghi come piazza Ghinaglia e il quartiere di Borgo Basso, Pavia diventa un personaggio a sé stante all’interno della storia.

Milano: la metropoli del rock

Dopo la provincia, la troupe si è spostata a Milano, città ricca di vita notturna e di cultura musicale. Le riprese alla Stazione Centrale e all’Alcatraz, una delle discoteche più celebri della città, danno vita a momenti importanti per la storia del gruppo. L’Alcatraz, storicamente sede di concerti iconici, è stato trasformato nel Rolling Stone, dove gli 883 hanno tenuto il loro primo concerto.

Milano non è solo un luogo di passaggio, ma simboleggia l’entrata degli 883 nella grande scena musicale nazionale. Ogni location milanese è scelta con attenzione per ricreare non solo l’aspetto fisico, ma anche l’energia pulsante di un’epoca in cui la musica influenzava profondamente la cultura giovanile. Il contrasto tra la tranquillità di Pavia e la frenesia di Milano rispecchia il percorso di crescita e affermazione del gruppo.

Roma: riproposizione di eventi iconici

Le riprese a Roma hanno consentito di esplorare alcune delle esperienze più memorabili legate alla cultura musicale italiana degli anni Novanta. La capitale ha offerto scenari adatti a rappresentare eventi storici come il Festivalbar e l’Acquafan. Eventi cruciali per la carriera degli 883 sono stati ricreati, permettendo di catturare la magia di quei momenti.

Particolare attenzione viene dedicata al Jolly Blue, una sala giochi di Pavia molto popolare negli anni Novanta, che è stata ricostruita a Roma per la serie. Questo locale è emblematico e fa da sfondo a molte delle interazioni tra i personaggi, dimostrando come basti un luogo per evocare un’esperienza condivisa che molti spettatori ricordano con nostalgia. Inoltre, l’Hydromania ha sostituito l’Acquafan per ricreare scene estive, mentre altre location nel Lazio, come Casperi e Santa Marinella, hanno contribuito a ricreare l’atmosfera festosa del Festivalbar.

La serie “Hanno ucciso l’uomo ragno” ha, dunque, il potere di riportare alla luce non solo la musica degli 883, ma anche il tessuto culturale e urbano che ha supportato il loro successo, rendendo ogni luogo significativo nel racconto della loro storia.

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