Non è previsto alcun meccanismo di sfiducia costruttiva nella riforma costituzionale per l’introduzione dell’elezione popolare diretta del Presidente del Consiglio dei Ministri e la razionalizzazione del rapporto di fiducia che dovrebbe approdare in Consiglio dei Ministri martedì prossimo.
Elezione diretta del premier: un modello italiano nuovo
L’elezione diretta del premier sarà un modello italiano nuovo, ispirato al sistema regionale ma con notevoli differenze per la presenza del Presidente della Repubblica. Non ci sono riferimenti a modelli esteri in quanto non esiste un sistema analogo nell’esperienza comparata.
I temi al centro del vertice di maggioranza sulle riforme
I temi ancora in corso di definizione saranno al centro del vertice di maggioranza sulle riforme in programma lunedì, con la partecipazione della premier Giorgia Meloni.
Poteri del capo dello stato: il nodo da sciogliere
Il nodo da sciogliere riguarda i poteri del capo dello stato. La riforma costituzionale andrà ad incidere su due articoli della Costituzione, l’88, il 92 e il 94 intorno a cui si gioca la partita.
Modifiche agli articoli 88, 92 e 94 della Costituzione
Nella bozza del disegno di legge costituzionale sono previste modifiche all’articolo 88 che escludono la possibilità per il Presidente della Repubblica di sciogliere una sola Camera. Vengono apportate anche modifiche all’articolo 92, che prevede l’elezione diretta del Presidente del Consiglio dei Ministri, e all’articolo 94, che riguarda la fiducia al Governo.
Possibilità di conferire l’incarico di formare il Governo al Presidente del Consiglio dimissionario o a un altro parlamentare eletto in collegamento al Presidente eletto
In caso di cessazione dalla carica del Presidente del Consiglio, il Presidente della Repubblica può conferire l’incarico di formare il Governo al Presidente del Consiglio dimissionario o a un altro parlamentare eletto in collegamento al Presidente eletto, per proseguire nell’attuazione del programma di Governo.