Lucas Castroman: un nostro campione e i ricordi del calcio, tra rimonte e incomprensioni

Lucas Castroman, ex centrocampista della Lazio, riflette sulla sua carriera segnata da dissapori con Mancini e racconta la sua nuova vita dedicata alla vendita di santini e statue religiose.
Lucas Castroman: un nostro campione e i ricordi del calcio, tra rimonte e incomprensioni - Tendenzediviaggio.it - Foto generata con AI

Lucas Castroman, ex calciatore argentino, torna a far parlare di sé con ricordi e rivelazioni schiette che non possono passare inosservati. Oggi a 44 anni, l’ex centrocampista della Lazio non sembra aver dimenticato i noti dissapori con il suo ex allenatore Roberto Mancini. Castroman, noto soprattutto per il suo celebre gol nel derby di Roma, offre uno spaccato intenso della sua carriera e della vita dopo il calcio, rivelando anche la sua attuale attività dedicata alla vendita di santini e statue religiose.

I ricordi di un gol indimenticabile

Quando il nome di Lucas Castroman emerge, il pensiero corre immediatamente al 29 aprile 2001, quando il centrocampista argentino siglò un gol al 95′ minuto, portando la Lazio a un pareggio emozionante contro la Roma, in un derby che resterà nella memoria di tutti i tifosi. Quel gol rappresenta non solo l’apice della sua carriera italiana con i biancocelesti, ma anche un momento che segna l’eredità di un calciatore ben voluto dai sostenitori. Castroman ha vestito la maglia della Lazio dal 2001 al 2003, periodo nel quale ha collezionato solo 40 presenze e 5 reti, accompagnato da una certa ombra sulla sua carriera a causa di dissidi interni e scelte tecniche discutibili. Dopo il passaggio all’Udinese e un ritorno al Vélez, Castroman ha chiuso sul campo a soli 30 anni per dedicarsi a nuove strade.

Le incomprensioni con Mancini

La figura di Roberto Mancini è centrale nella storia di Castroman, un capitolo che porta con sé molte emozioni negative. “Non è mai stato sincero,” afferma Castroman, parlando della decisione di Mancini di escluderlo dalla rosa nel 2003, salvo poi richiamarlo all’ultimo minuto prima di un incontro cruciale di Champions League contro il Benfica. Il ricordo di quel momento è vivido: “Quando mi chiese di giocare io gli tirai la maglietta in faccia.” Un episodio che evidenzia la frustrazione del calciatore, il quale, stanco di false promesse e di un ambiente competitivo difficile, ha trovato una strada che poco si rispecchia con il glamour del calcio professionistico.

Castroman ha commentato anche il suo atteggiamento nei confronti del calcio stesso, affermando di non avere rimpianti per aver appeso gli scarpini al chiodo così presto: “Ne avevo abbastanza del calcio. I falsi amici, le false promesse…” Queste parole risuonano come un vero e proprio inno a una vita lontana dai compromessi della carriera sportiva. Oggi vive serenamente, circondato dalla famiglia e da nuove aspirazioni.

La vita dopo il calcio: un nuovo cammino

Dopo aver abbandonato il calcio professionistico, Castroman ha intrapreso un percorso del tutto diverso, mantenendo, però, uno stretto legame con la sua fede. Nella sua nativa Luján, ha iniziato a vendere santini e statue della Vergine, raffigurante un legame culturale molto forte con il suo popolo. Oggi, dedicandosi a questa attività, ha trovato una nuova dimensione. “Prima ci dedicavo più tempo, ora aiuto i miei quattro fratelli,” ammette, rivelando una sensibilità che spesso nel mondo del calcio viene messa da parte. Castroman ha anche un diploma da perito industriale e si destreggia tra vari lavori manuali, come elettricista e muratore, un perfetto esempio di come sia possibile reinventarsi completamente. Questo stile di vita rappresenta un metodo di gestione dello stress, che lo ha avvicinato ulteriormente alla sua comunità.

Memorie di un’era passata

Il ricordo del gol nel derby di Roma rimane un momento indelebile per Castroman. “Se chiudo gli occhi rivedo tutta la scena,” racconta, descrivendo l’emozione di quel tiro e l’esultanza del pubblico. La festa dopo la partita è impressa nella sua memoria, un ricordo che non scemerà mai e che lo accompagna ogni giorno. La sua storia segna un importante capitolo non solo per i tifosi della Lazio, ma anche per tutti coloro che credono che il calcio sia un percorso di vita e crescita, capace di portare gioia e sfide.

Lucas Castroman rappresenta così un’ingegnosa miscela di sportività e umanità, un calciatore che ha saputo riconoscere la bellezza di un passato glorioso mentre si adatta alle sfide quotidiane della vita, navigando tra ricordi e nuove avventure.

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