“Lollobrigida e il confronto sul governo tecnico: il calo dello spread e le prospettive delle prossime elezioni dopo Meloni”

Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha dichiarato che dopo il governo Meloni ci saranno elezioni tra 4 anni o quando il governo dovrà finire. Lollobrigida si è espresso riguardo ai timori della Premier sul possibile governo tecnico, definendolo un complotto orchestrato dai giornali, dai poteri forti e dalla sinistra, facendo riferimento all’esperienza di Mario Monti nel 2011. Tuttavia, Lollobrigida ha rassicurato che la situazione economica non è come allora e che FdI non sosterrà un governo tecnico che non provenga da un voto popolare.

Lollobrigida ha poi respinto le previsioni di crisi anticipata, sostenendo che non si è verificato alcun isolamento internazionale, violazione dei diritti o collasso dell’economia dopo l’insediamento del governo Meloni. Ha sottolineato che non esistono alternative, come dimostrano le vittorie elettorali in diverse regioni italiane. Riguardo allo spread, Lollobrigida ha affermato che né il governo né l’opposizione considerano questo indicatore come misura di solidità del governo.

Infine, il ministro ha parlato delle cause della situazione economica dell’Italia, affermando che la crisi è congiunturale e che l’Italia ne subisce gli effetti a causa dei superbonus e del reddito di cittadinanza. Lollobrigida ha anche commentato le privatizzazioni annunciate dal ministro dell’Economia per finanziare la manovra, sostenendo di essere contrario alla privatizzazione di asset strategici, ma favorevole a una partecipazione dei privati in altre realtà economiche. Ha inoltre illustrato il patto anti inflazione del suo ministero, che mira ad aiutare le tasche degli italiani.

Riguardo alle tensioni con la Germania sull’immigrazione, Lollobrigida ha detto che in realtà c’è un dialogo in corso e che il governo guarda sempre all’interesse degli italiani. Ha elogiato Meloni per aver reso l’Italia centrale nell’imporre un’agenda di corresponsabilizzazione e ha dichiarato che la maggior parte degli Stati europei sostiene l’Italia nel convincere la Germania ad adottare un atteggiamento più solidale e coerente.