Il panorama energetico italiano è in continua evoluzione, supportato da competenze ingegneristiche di alta qualità e da un’importante incidenza economica nel settore. Recentemente, Fausto Torri, esperto di Accenture nel campo dell’energia e delle risorse naturali, ha messo in evidenza il ruolo cruciale che questo settore svolge nell’economia nazionale, sottolineando l’importanza delle nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale, nella trasformazione dei modelli operativi e della sostenibilità.
Un settore strategico per l’economia italiana
Il settore energetico rappresenta un pilastro fondamentale per l’economia italiana, dando un contributo significativo al Prodotto Interno Lordo. Come riportato da Torri durante la conferenza ComoLake 2024, gli impianti industriali che coinvolgono la produzione e distribuzione di energia valgono circa l’11% del PIL nazionale. Questo dato evidenzia non solo l’importanza economica del settore, ma anche la necessità di innovazione e modernizzazione delle infrastrutture esistenti.
Il know-how italiano in ambito energetico si distingue a livello europeo e globale per le sue competenze specifiche nel settore ingegneristico. Quest’eccellenza è il risultato di anni di ricerca, sviluppo e applicazione delle tecnologie più avanzate. Inoltre, la tradizione industriale italiana ha creato un contesto favorevole all’innovazione, alimentato sia da investimenti pubblici che privati. Le aziende italiane stanno affrontando sfide significative per allinearsi agli standard internazionali di sostenibilità e efficienza energetica, trasformando così il proprio modello operativo e garantendo una competitività sul mercato globale.
L’intelligenza artificiale come leva per l’innovazione
Un elemento chiave emerso dall’intervento di Torri è l’importanza dell’intelligenza artificiale nel settore energetico. L’uso della IA non si limita a migliorare l’efficienza operativa, ma offre anche opportunità in termini di progettazione e gestione degli impianti. Torri ha sottolineato le applicazioni pratiche di questa tecnologia, come l’uso dei digital twin, strumenti che consentono di simulare e ottimizzare i processi industriali, contribuendo a creare impianti più sostenibili e intelligenti.
La trasformazione digitale è quindi vista come un’opportunità fondamentale per le aziende energetiche, non soltanto per adeguarsi alle normative ambientali, ma per cogliere nuove occasioni di business. Accenture, ad esempio, lavora a stretto contatto con i principali operatori del settore, guidandoli verso un’integrazione efficace delle nuove tecnologie. L’implementazione di smart grids, elettrolizzatori per la produzione di idrogeno e sistemi di cattura della CO2 è solo un assaggio delle potenzialità che l’innovazione tecnologica può portare nel settore energetico, rendendo le operazioni non solo più efficienti dal punto di vista dei costi, ma anche meno impattanti sull’ambiente.
La sinergia tra digitalizzazione e transizione energetica
Torri ha concluso la sua presentazione evidenziando la necessità di una sinergia tra la trasformazione digitale e la transizione energetica in corso. L’industria energetica sta vivendo un cambiamento epocale, dove le energie rinnovabili e l’efficienza energetica diventano sempre più centrali nelle strategie aziendali. Le aziende devono, pertanto, affrontare il duplice obiettivo di ridurre le emissioni di carbonio e ottimizzare i costi operativi, assecondando così le richieste di un mercato sempre più orientato verso la sostenibilità.
Questa transizione richiede un approccio proattivo e strategico, in cui la digitalizzazione non è solo un’opzione, ma una necessità. Le aziende italiane sono chiamate a trasformare la loro operatività, sfruttando le tecnologie emergenti per rimanere competitive in un panorama globale in rapido cambiamento. La cooperazione tra pubblico e privato sarà fondamentale per sostenere questa evoluzione, assicurando che il settore energetico italiano non solo si adatti, ma possa anche prosperare nel contesto della nuova era energetica.