l’Intelligenza Artificiale ed Editoria la notizia su Giuliano Amato

Giuliano Amato

Il governo italiano, guidato da Giorgia Meloni, ha annunciato la nomina di Giuliano Amato, un costituzionalista di 85 anni, a capo della nuova commissione sull’intelligenza artificiale nel settore dell’editoria, rinominata “Commissione Algoritmi.” Questa decisione ha suscitato reazioni sorprendenti all’interno del panorama politico italiano e ha generato tensioni all’interno della coalizione di destra tra Fratelli d’Italia e Forza Italia.

Giuliano Amato, noto per la sua lunga e illustre carriera politica, che include incarichi come deputato, ministro e presidente del Consiglio, oltre alla sua professione di avvocato, abbandonerà la presidenza della Corte costituzionale per dedicarsi all’esplorazione delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale.

Tuttavia, mentre coloro che sono più anziani o seguono da vicino la politica ricorderanno Giuliano Amato per il suo passato politico, i giovani potrebbero avere difficoltà a associarlo al mondo degli algoritmi e dell’intelligenza artificiale. La nomina è apparsa in netto contrasto con alcune scelte effettuate in altri paesi. Ad esempio, il Regno Unito ha affidato la guida di una commissione simile a Ian Hogarth, un imprenditore di 38 anni specializzato nel settore digitale, con una laurea in ingegneria informatica e competenze in machine learning.

La commissione presieduta da Amato avrà il compito di valutare i rischi e le opportunità legate all’applicazione dell’intelligenza artificiale nel settore dell’editoria e del giornalismo. I rischi sono particolarmente evidenti, considerando la diffusione di immagini e video deepfake, nonché l’ampio utilizzo di chatbot per la scrittura di articoli e libri. La commissione si concentrerà su individuare i limiti delle diverse possibili applicazioni e sulle potenzialità di sviluppo del settore.

Tuttavia, la nomina di Amato ha sollevato dubbi sul fatto che il processo possa mancare di una visione adeguata al contesto attuale e alla rapida evoluzione tecnologica. Inoltre, c’è la preoccupazione che manchi una conoscenza adeguata del mondo dell’innovazione.

Dal punto di vista politico, la mossa di Alfredo Barachini, sottosegretario del governo Meloni per l’editoria e l’informazione, ha creato tensioni all’interno della coalizione di destra tra Fratelli d’Italia e Forza Italia. La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha manifestato il suo disappunto per non essere stata informata in anticipo sulla scelta e per il fatto che questa sia ricaduta su un individuo legato alla sinistra politica.

La nomina di Giuliano Amato a capo della commissione sull’intelligenza artificiale nel settore dell’editoria rappresenta un passo significativo verso l’esplorazione delle nuove tecnologie e delle sfide connesse. Resta da vedere come questa decisione influenzerà il settore dell’editoria e il dibattito politico in Italia nei prossimi anni.

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