“È un mio amico. Sono stato a trovarlo sette volte,” ha dichiarato Banfi, riferendosi al Pontefice. “La prima volta che gli ho parlato, gli ho detto: ‘Voglio diventare il giullare del Papa. Quando lei è incavolato, mi chiama, e io la faccio sorridere’.”
Il legame tra i due è stato approfondito nel corso degli anni, con il Papa che occasionalmente chiama Banfi per ascoltare gli episodi più divertenti e anche quelli tristi della sua vita. “Il mio sogno è sempre stato far ridere e piangere insieme,” ha affermato Banfi, sottolineando l’importanza di condividere emozioni contrastanti come prova d’amicizia. Ha poi condiviso una foto in cui Papa Francesco, abbandonando temporaneamente il suo bastone pastorale, si appoggiava a lui.
Un elemento interessante del loro rapporto è che entrambi sono nati nell’anno 1936, un dettaglio che sembra rafforzare il loro legame.
L’intervista ha anche toccato la vita personale di Lino Banfi, inclusi aneddoti sulla sua famiglia. Ha raccontato di sua madre, Nunzia Colia, una donna il cui amore per lui è stato evidente nella sua dedizione. Quando sua madre si ammalò, Banfi cercò il miglior chirurgo per lei. Dopo l’intervento, il chirurgo fece una sorprendente dichiarazione, dimostrando di conoscere il passato dell’attore: “Ho sempre sognato di baciare la mano che ha toccato il culo a Nadia Cassini”. Questo momento ha portato un tocco di umorismo alla sua storia familiare.
In giovane età, Lino Banfi ha intrapreso un percorso insolito entrando in seminario, un passo che ha sorpreso la sua famiglia. Tuttavia, la sua indisciplina lo ha portato all’espulsione. Il vescovo monsignor Di Donna, un missionario in Madagascar, gli ha detto: “Figliuolo, la tua vocazione non è il sacerdozio, è divertire la gente.” Queste parole hanno influenzato notevolmente la sua futura carriera.
Banfi ha anche condiviso un aneddoto divertente su un incontro con l’indimenticabile Totò. Grazie a una lettera di presentazione da parte del teatro in cui lavorava, Banfi si è recato da Totò, ma con un’inesperienza da giovane attore ha aperto la lettera prima del momento opportuno. Totò lo ha rinominato da Pasquale Zagaria a Lino Banfi, spiegando: “Abbreviarsi il cognome porta malissimo.”
Nell’intervista, Banfi ha svelato anche alcune interazioni curiose con figure politiche, tra cui Aldo Moro, il quale apprezzò una sua battuta e Berlusconi, che lo presentò a Craxi durante il suo mandato come presidente del Consiglio.
Infine, Banfi ha condiviso una lettera speciale ricevuta da Papa Francesco, in cui il Pontefice elogia il contributo dell’attore alla Nazione e offre conforto dopo la perdita di sua moglie.
Questa intervista offre un affascinante sguardo nella vita, nella carriera e nelle relazioni personali di Lino Banfi, dimostrando che l’iconico attore è molto più di quanto si possa vedere sullo schermo.