La riesumazione del corpo di Liliana Resinovich per un nuovo esame autoptico
L’ex generale del Ris dei Carabinieri, Luciano Garofano, ha confermato durante il programma televisivo ‘Quarto Grado’ che il corpo di Liliana Resinovich sarà riesumato per consentire un nuovo esame autoptico. Secondo Garofano, ci sono delle contraddizioni che devono essere comprese e un nuovo esame potrebbe rivelare elementi nuovi che non sono stati chiariti nella prima autopsia.
Liliana Resinovich, 63 anni, è scomparsa da Trieste il 14 dicembre 2021 e il suo cadavere è stato ritrovato il 5 gennaio successivo nel parco dell’ex ospedale psichiatrico di San Giovanni, non lontano dalla sua abitazione. Il suo corpo era stato trovato con la testa infilata in due sacchetti di plastica e il corpo avvolto in due sacchi. La prima autopsia aveva stabilito che la morte di Liliana era avvenuta il 3 gennaio 2022, ma rimane ancora un mistero ciò che è accaduto nelle settimane precedenti.
Garofano ha spiegato durante la trasmissione che il nuovo esame autoptico dovrà chiarire anche le cause della morte di Liliana. Secondo la prima autopsia, Liliana sarebbe morta a causa di uno scompenso cardiaco derivante da un’insufficienza respiratoria, ma il medico legale ha concluso che potrebbe essere stata provocata da un’asfissia meccanica. Inoltre, si cercherà di capire se le lesioni al volto di Liliana erano presenti al momento della morte o se sono state causate successivamente. Solo la riesumazione potrà fornire risposte a queste domande e si spera di poter determinare se Liliana è morta il giorno della sua scomparsa o se c’è la possibilità che sia stata refrigerata per un certo periodo di tempo.