La Corte Suprema americana ha emesso una decisione chiara: respinge la richiesta di impedire all’Alabama di procedere con la prima esecuzione negli Stati Uniti attraverso l’utilizzo di azoto puro. Il condannato in questione è Kenneth Smith, sopravvissuto a un precedente tentativo di iniezione letale fallito nel 2022. La decisione della Corte apre la strada a un’azione giudiziaria controversa che solleva questioni sul rispetto dei diritti costituzionali contro punizioni crudeli e inusuali.
L’esecuzione di kenneth Eugene Smith: una storia di omicidio e controversia
Kenneth Eugene Smith è stato condannato a morte nel 1996 per l’omicidio di una donna commissionatogli nel 1988. La sentenza è stata definitiva, e oggi, se non verrà accolto il ricorso presentato anche alla corte d’appello, sarà eseguita la sua pena di morte tramite l’utilizzo di una maschera che gli sigillerà il volto, facendogli inalare azoto puro. Questo metodo, inusuale negli Stati Uniti, solleva preoccupazioni legate alla Costituzione e alle protezioni contro punizioni crudeli.
La battaglia legale contro l’esecuzione con azoto puro
I legali di Kenneth Smith hanno sostenuto che un secondo tentativo di esecuzione, in seguito al fallimento precedente, costituirebbe una violazione delle protezioni dell’ottavo emendamento della Costituzione. La Corte Suprema, tuttavia, ha deciso di non ascoltare le loro argomentazioni, aprendo la strada all’esecuzione prevista per oggi. La decisione della Corte solleva domande sulla giustizia e la legalità di un metodo di esecuzione poco comune.
Sintomi post-fallimento e il rischio di agonie prolungate
I medici che hanno visitato Kenneth Smith hanno riscontrato sintomi di insonnia, depressione e angoscia legati al fallimento del precedente tentativo di esecuzione, che gli ha causato sofferenze estreme per circa quattro ore. Questa esperienza traumatica ha aggiunto ulteriore controversia al caso, alimentando le preoccupazioni sulla compatibilità di un secondo tentativo di esecuzione e sulle possibili agonie prolungate che potrebbero derivarne.
L’alto commissario onu esprime preoccupazione per il metodo di esecuzione
La decisione di procedere con l’esecuzione tramite maschera con azoto puro ha suscitato preoccupazione a livello internazionale. Volker Turk, alto commissario Onu per i diritti umani, ha definito questo metodo “una cosa assolutamente orribile” e ha equiparato l’esecuzione con azoto puro a una forma di “tortura”. La comunità internazionale segue con attenzione l’evolversi di questa situazione, che potrebbe avere impatti significativi sulla percezione dei diritti umani negli Stati Uniti.
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