La diaspora italiana nel XXI secolo si distingue per dinamiche e motivazioni profondamente diverse rispetto al passato. Il nuovo libro di Loredana Cornero, intitolato “Sulle ali del cambiamento. Narrazioni femminili dell’emigrazione italiana contemporanea”, offre un’analisi dettagliata di tale fenomeno, focalizzandosi sul crescente numero di donne italiane che scelgono di vivere e lavorare all’estero. Quasi 6 milioni di italiani risiedono all’estero, rappresentando il 10,1% della popolazione totale, con un incremento significativo dal 2006. Questo articolo esplorerà le differenze tra le migrazioni del passato e del presente, analizzando le motivazioni e le esperienze delle donne italiane all’estero.
Crescita dell’emigrazione italiana e ruolo delle donne
Dal 2006 a oggi, l’emigrazione italiana ha mostrato un aumento del 91%, con le donne che rappresentano una porzione significativa di questo fenomeno, registrando un incremento del 99%. Questi dati, presentati nel Global Gender Gap Report 2023, testimoniano un cambiamento epocale nelle ragioni che spingono le italiane a lasciare il proprio paese. Cornero sottolinea come l’emigrazione non sia più solo una fuga dalla povertà, come avveniva nel passato, ma piuttosto una scelta calcolata orientata al miglioramento delle proprie condizioni lavorative e alla ricerca di opportunità professionali più eque.
Ad esempio, le donne emigrano ormai cercando ruoli che corrispondano alle loro qualifiche e competenze, anziché accettare lavori di poco conto. Cornero riporta le parole di una giovane donna che, pur svolgendo lavori di pulizia in Germania, ha scelto di lavorare all’estero per poter essere pagata in maniera corretta e senza dover affrontare le difficoltà legate al pagamento in nero e ai diritti negati. Questa abituale ricerca di giustizia lavorativa evidenzia un cambiamento distintivo nell’emigrazione femminile contemporanea.
Disparità di genere in Italia: il contesto attuale
L’analisi della situazione femminile del mercato del lavoro in Italia pone in evidenza un gap di genere significativo. Secondo il Global Gender Gap Report del 2023, il nostro paese è passato dal 66esimo al 79esimo posto su 146 nazioni, evidenziando una diminuzione della partecipazione femminile nella vita politica e lavorativa. Si segnala un peggioramento della situazione nonostante le leggi introdotte, come la Legge Golfo-Mosca, che nel 2011 ha imposto quote di genere nei consigli di amministrazione delle aziende quotate.
Le quote rosa hanno portato un incremento di donne in posizioni dirigeniali, dimostrando che misure specifiche possono favorire la loro presenza nel mondo del lavoro e contribuire alla riduzione delle disuguaglianze. Tuttavia, il dato attuale rivela che la strada verso una parità effettiva è ancora lunga, alimentando così la motivazione delle donne a cercare all’estero opportunità professionali più gratificanti.
Storie di donne migranti: l’esperienza personale
Il cuore del libro di Cornero è rappresentato da dieci racconti di donne che hanno scelto di emigrare. Attraverso queste narrazioni, emerge un quadro complesso e variegato delle esperienze femminili. Una giovane donna di Torino, ora residente in Australia, esprime chiaramente il suo sentimento di non voler più tornare in Italia, mentre una cinquant’enne che vive in Arizona da venticinque anni, pur amando il suo paese d’origine, evidenzia un ambiente lavorativo poco meritocratico come motivo della sua scelta di restare all’estero.
In tali racconti si riscontrano esperienze diverse, ma anche un tema comune: la difficoltà di tornare. Molte donne, pur esprimendo un legame con la patria, non vedono prospettive positive per un futuro in Italia, evidenziando la sensazione che non vi sia riconoscimento per le loro competenze e il loro lavoro. Questo porta a considerare l’emigrazione non solo come una scelta personale, ma come un processo sociale che ha un impatto più ampio sulle dinamiche socio-economiche.
Riflessioni finali sulle prospettive dell’emigrazione femminile
Il fenomeno dell’emigrazione femminile italiana contemporanea si colloca all’interno di una narrazione più ampia riguardante le disuguaglianze di genere e le oppressioni sociali. Cornero chiarisce che la lettura di genere dell’emigrazione è fondamentale, poiché offre uno sguardo più profondo sui dati statistici, dimostrando come le esperienze individuali delle donne siano rappresentative di un cambiamento in atto.
Eventualmente, l’emigrazione al femminile può diventare un motore di trasformazione sociale, non solo per le donne stesse, ma anche per le comunità che accolgono queste nuove arrivanti. Così, le storie di queste donne raccontano non solo di sfide individuali, ma anche di come la loro presenza contribuisca a modificare il panorama economico e sociale delle società moderne.