L’Italia all’avanguardia con la legge 130 del 15 settembre 2023
L’Italia si pone all’avanguardia nel campo della salute con l’approvazione della legge 130 del 15 settembre 2023. Questa legge prevede l’avvio, nel 2024, di programmi di screening per il diabete di tipo 1 e la celiachia nella fascia pediatrica, che va dai 0 ai 17 anni. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha sottolineato l’importanza di garantire strumenti di tutela della salute per i più giovani. L’Italia diventa così il primo paese a dotarsi di una legge che prevede programmi pluriennali di screening per queste due malattie rivolti alla popolazione pediatrica.
La convenzione con l’Istituto Superiore di Sanità per il progetto pilota di screening
Il ministero della Salute ha stipulato una convenzione con l’Istituto Superiore di Sanità per un progetto pilota di screening su scala ridotta. Questo progetto permetterà di ottenere informazioni sulla presenza di anticorpi predittivi del diabete di tipo 1 e della celiachia nella popolazione pediatrica. Inoltre, si cercherà di comprendere se queste due malattie condividono fattori genetici e se il glutine ha un ruolo nella malattia diabetica. Questo studio sarà propedeutico alla successiva realizzazione dello screening pluriennale su scala nazionale.
Lo screening tra 0 e 17 anni consente una diagnosi precoce
Lo screening per il diabete di tipo 1 e la celiachia tra i 0 e i 17 anni consente non solo di prevenire e diagnosticare precocemente queste malattie, ma anche di gestirle al meglio. Il diabete può causare complicanze cardiovascolari e neurologiche, che con questo screening possono essere evitate o gestite in modo adeguato dai medici. Attualmente, in Italia, ogni giorno 4 bambini hanno l’esordio di diabete di tipo 1. L’insorgenza di questa malattia è in aumento e questa legge è stata accolta positivamente anche da altri paesi, che la considerano un modello da seguire.
In Italia, si stima che ci siano oltre 4 milioni di persone affette da diabete. Questo dato emerge da una lettura integrata dei sistemi di sorveglianza Passi e Passi d’Argento, coordinati dall’Istituto Superiore di Sanità. Questi sistemi hanno raccolto informazioni su un campione di oltre 285mila persone sopra i 18 anni nel periodo 2016-2022.