Le origini delle luminarie natalizie: un viaggio tra storia e tradizione

Durante il mese di dicembre, le città di tutto il mondo si trasformano in luoghi incantati grazie a spettacolari decorazioni luminose. Questa tradizione, che affascina milioni di persone, affonda le radici in una storia ricca di inclusione e innovazione, a partire dalle sue origini in America fino ad arrivare alle prime decorazioni natalizie. Cominciamo a esplorare come è nata questa usanza e quali eventi significativi hanno contribuito alla sua diffusione.

La storia di Albert Sadacca e la rivoluzione delle luci

Non molti sono a conoscenza delle origini di questa tradizione che, oggi, sembra così radicata nella cultura natalizia. La scoperta della meccanizzazione delle luci per decorare gli alberi di Natale si deve a un giovane migrante di nome Albert Sadacca. Nato nel 1901 a Çanakkale, in Turchia, Sadacca emigra con la famiglia negli Stati Uniti, un viaggio che cambierà per sempre il suo destino e, di riflesso, quello di molte famiglie americane.

Era il 1917 quando un incendio, provocato da candele accese su un albero, colpì New York e sconvolse Albert. In un’epoca in cui l’elettricità era costosa e accessibile a pochi, Sadacca intravide un’opportunità: adattare le lampadine economiche vendute nel negozio di famiglia. All’inizio, le vendite furono modeste, con circa 100 corde di luci passate in un anno. Tuttavia, la chiave del successo si rivelò l’idea di colorare i bulbi, che permise al suo prodotto di spiccare nel mercato. Con il passare del tempo, la piccola attività crebbe, dando vita a un consorzio di piccole imprese che dominò il settore dell’illuminazione natalizia fino agli anni Sessanta.

Questa innovazione non solo rivoluzionò il modo di decorare gli alberi, ma rese la tradizione delle luci natalizie accessibile a molte famiglie che, fino ad allora, avevano dovuto accontentarsi delle candele. Sadacca si affermò così come pioniere di una tradizione che oggi è diventata parte integrante delle celebrazioni di Natale in tutto il mondo.

La tradizione delle candele: dall’800 a oggi

La pratica di addobbare gli alberi di Natale risale a molto prima dell’illuminazione elettrica. Si pensa che Martin Lutero, figura di spicco della Riforma protestante, sia stato tra i primi a decorare un albero con candele nel 1500. Il suo gesto, evocativo delle stelle brillanti tra gli alberi, segnò l’inizio di una tradizione che ha attraversato secoli e culture.

Nonostante l’avvento dell’elettricità, l’uso delle candele per illuminare gli alberi di Natale continuò fino agli anni Venti del Novecento. I costi e le limitazioni tecnologiche rendevano infatti difficile l’adozione di luci elettriche. Per mettere a confronto, nel 1900, la somma necessaria per installare un albero illuminato poteva arrivare a 300 dollari, un valore equivalenti a circa 10.000 dollari attuali. Questo spiega perché, anche con l’elettricità a disposizione, la maggior parte delle famiglie continuava a utilizzare candele per decorare gli alberi. Sebbene l’aspetto estetico fosse apprezzato, i rischi associati rappresentavano una seria preoccupazione.

Il ruolo di Thomas Edison e l’elettrificazione del Natale

L’arrivo delle luci elettriche per il Natale non sarebbe stato possibile senza il contributo fondamentale di Thomas Edison. Considerato uno dei più grandi inventori della storia, Edison, nel 1880, decise di dimostrare l’uso della sua lampadina creando un’installazione elettrica a Manhattan. Con l’obiettivo di affascinare il pubblico e promuovere il suo lavoro, Edison per due settimane trasformò il suo laboratorio in un luogo luminoso e avvolgente.

Fu nel 1882 che il socio Edward Hibberd Johnson, seguendo le orme di Edison, addobbò un albero di Natale con 80 luci elettriche colorate. Questa azione segnò la nascita dell’illuminazione natalizia elettrica, creando un precedente per quanto riguarda l’uso decorativo delle luci. Tuttavia, come molte novità, anche questa iniziò molto lentamente a diffondersi negli anni successivi. L’illuminazione era ancora percepita con cautela, ed Edison stesso impiegò del tempo per convincere il pubblico riguardo alla sicurezza dell’elettricità.

L’albero di Natale alla Casa Bianca e la nascita della tradizione

Un elemento di grande rilevanza storica è rappresentato dall’illuminazione degli alberi di Natale alla Casa Bianca. Sebbene l’abitudine di piantare un abete natalizio fosse già in vigore dal 1889, fu nel 1895 che il presidente Grover Cleveland inaugurò il primo albero elettrificato nello Studio Ovale. Questa innovazione incoraggiò ulteriore diffusione tra gli americani, molti dei quali erano ancora diffidenti nei confronti di questa nuova tecnologia.

Le prime luminarie natalizie erano costose e spesso realizzate a mano, utilizzando lampadine di vetro delicate. Solo con l’elezione di Calvin Coolidge avvenne un cambiamento significativo: nel 1923, il presidente avviò la tradizione dell’accensione ufficiale dell’albero di Natale nazionale, utilizzando un abete di 15 metri adornato con 2500 lampadine. Questo evento segnò una pietra miliare nella storia delle celebrazioni natalizie negli Stati Uniti.

La competizione luminosa: coinvolgere le comunità

Il vero cambiamento nell’uso delle luci natalizie avvenne nel 1927, quando l’illuminazione esterna divenne popolare. Per incentivare l’uso delle luminarie tra le famiglie, le aziende promuovevano concorsi di quartiere, in cui i residenti competevano per la decorazione più straordinaria. Questa tendenza raccoglie ancora oggi consensi e continua a coinvolgere centinaia di comunità.

Un esempio emblematico di questa tradizione è il record mondiale stabilito nel 2014 da una famiglia di New York, che ha installato ben 601.736 luci attorno alla propria abitazione. A livello globale, il primato per il più decorato albero di Natale spetta agli Universal Studios di Osaka, in Giappone, con 612.000 lampadine, registrato nel novembre 2022. Questi numeri parlano chiaro: il richiamo delle luminarie è in grado di unire le comunità, rendendo il periodo natalizio un’occasione di festa e di creatività collettiva.