La serie “Don Matteo” ritorna su Rai 1 con la quattordicesima stagione, facendo il suo debutto il 17 ottobre 2023. Questa edizione vede Raoul Bova nei panni del nuovo protagonista, Don Massimo, dopo l’addio del famoso attore Terence Hill. La storia ricomincia dalle vicende già note, esplorando le relazioni dei personaggi che hanno appassionato il pubblico italiano. Un elemento fondamentale di questa serie è l’ambientazione che, per questa stagione, è stata spostata da Gubbio a Spoleto, in Umbria. Andiamo ora a scoprire i luoghi iconici dove sono state girate le riprese di questa nuova stagione.
I luoghi iconici di Spoleto
Dopo dodici stagioni ambientate a Gubbio, la quattordicesima stagione di “Don Matteo” ha visto un cambiamento di scenario, con Spoleto che diventa il nuovo cuore pulsante delle avventure di Don Massimo. Spoleto, comune famoso per la sua storia e bellezze artistiche, offre una cornice suggestiva per la serie. Tra i monumenti più rappresentativi che fanno parte delle riprese ci sono il Duomo e la Rocca Albornoziana, simboli indiscussi della città .
La Rocca Albornoziana, una maestosa fortezza costruita nel XIV secolo su mandato di Papa Innocenzo VI, non è solo un elemento visivo di grande impatto ma rappresenta anche la potenza del Pontificato nell’Italia centrale durante il periodo medievale. Attualmente, ospita il Museo Nazionale del Ducato di Spoleto, permettendo ai turisti di immergersi nella storia locale. Il Duomo di Spoleto, con le sue elegantissime facciate e l’arte all’interno, contribuisce anch’esso a creare l’atmosfera magica che caratterizza le riprese della serie.
La chiesa di Don Matteo e altri luoghi di culto
Una delle chiese più importanti della nuova stagione è la Basilica di Sant’Eufemia. Questo affascinante monumento, situato nel cortile della residenza arcivescovile, funge da chiesa di Don Massimo nella fiction. Gli spettatori di lungo corso riconosceranno facilmente Sant’Eufemia, che ha già avuto un ruolo cruciale nelle narrazioni precedenti. La basilica, con la sua struttura imponente e il suo fascino architettonico, è diventata un simbolo per tutti i fan della serie.
Ma non è solo questa chiesa a catturare l’attenzione. Anche il Palazzo Leti Sansi, una storica dimora aristocratica, ha fatto da sfondo ad alcune scene significative. Con i suoi eleganti interni e la sua storia, il Palazzo rappresenta un’ottima scelta per contestualizzare le dinamiche tra i personaggi, esprimendo il connubio tra storia e finzione.
La caserma e la canonica
Un altro aspetto peculiare delle scene di “Don Matteo 14” è l’utilizzo di luoghi storici come il Teatro Caio Melisso, dove sono state girate le sequenze ambientate in canonica, l’abitazione del parroco. Il teatro, con il suo ingresso laterale su piazza Duomo, è stato trasformato per assomigliare all’interno del parlatoio di un carcere, che riveste un’importanza fondamentale nella trama, dato che è uno dei luoghi coniugati spesso con il personaggio di Don Massimo.
Per quanto riguarda la caserma dei Carabinieri, dove opera il maresciallo Cecchini, il palcoscenico delle riprese è stato allestito a Palazzo Bufalini. Questa residenza cinquecentesca, situata nel cuore di Spoleto, riesce a trasmettere l’atmosfera di un’autorità che regna nel racconto. Le architetture storiche e il loro fascino senza tempo aggiungono profondità e verosimiglianza alle storie presentate nella serie.
Le meravigliose vedute di Castelluccio di Norcia
Uno degli ingredienti visivi che rendono “Don Matteo 14” affascinante è il paesaggio mozzafiato di Castelluccio di Norcia. Questo pittoresco villaggio, adagiato tra i monti Sibillini, offre scenari naturali di straordinaria bellezza, e nelle sigle della serie è possibile vedere il personaggio di Don Massimo che sfreccia in motocicletta tra i campi fioriti, un’immagine simbolica dell’Italia centrale.
Le meravigliose fioriture di Castelluccio, che si manifestano ogni anno tra maggio e giugno, diventano un elemento visivo iconico che incanta gli spettatori. Le riprese, che trasmettono la bellezza della natura e dell’ambiente, non sono solo un contorno, ma diventano essenziali per la comprensione e l’emozione dei temi narrativi.
Inoltre, mentre gli esterni abbelliscono le scene, gli interni sono stati registrati in studi Lux Vide a Formello, Roma, dove si è lavorato per creare ambienti confortevoli e verosimili per i vari personaggi. Il connubio tra location reali e set interni riesce a creare un’autenticità che ha reso “Don Matteo”, nel corso degli anni, una serie apprezzata e amata dal pubblico.