Le giovani donne e la cosmesi sostenibile
Le giovani donne, sempre più educate e consapevoli, stanno cambiando il loro approccio all’acquisto di cosmetici, orientandosi verso opzioni ecologiche e sostenibili. Questo fenomeno è emerso con forza durante un recente incontro dedicato al settore, organizzato dal Gruppo Cosmetici a Connotazione Naturale ed Erboristica di Cosmetica Italia, nell’ambito di Cosmoprof Worldwide Bologna.
Chi sono le consumatrici?
L’identità delle acquirenti di prodotti naturali è ben delineata: si tratta principalmente di giovani donne residenti nel Sud Italia, in particolare in Puglia, Campania e Sicilia. Giacomo Fusina, CEO dell’istituto di ricerca Human Highway, ha evidenziato che circa il 55% di queste consumatrici attribuisce grande importanza a caratteristiche come la naturalità e biologicità dei prodotti, la provenienza da filiere sostenibili e la disponibilità a km zero. Un’altra tendenza crescente è l’interesse per i prodotti vegani, mentre gli uomini tendono a focalizzarsi maggiormente sull’efficacia dei cosmetici.
Cosa cercano le consumatrici?
Le giovani donne mostrano un’attenzione particolare verso gli ingredienti e l’impatto ambientale dei prodotti. Il packaging e i valori etici del brand sono elementi cruciali nelle loro decisioni d’acquisto. Le categorie di prodotti più richieste includono la cura del viso, il trucco e le creme solari. Fusina ha sottolineato che la semplicità e l’autenticità sono percepite come indicatori di qualità. Tuttavia, le consumatrici esprimono anche preoccupazioni riguardo al rischio di greenwashing e ai dubbi sulle certificazioni, che possono influenzare negativamente le loro scelte.
Fonti di informazione e trasparenza
Quando si tratta di informarsi sui prodotti, le giovani consumatrici si allontanano dai media tradizionali e si rivolgono a fonti terze, come recensioni online, passaparola, influencer e app. Questi consumatori richiedono maggiore trasparenza, chiarezza nelle indicazioni e packaging sostenibili, cercando un equilibrio tra efficacia e sostenibilità.
Evoluzione del settore erboristico
Wilmer Zanghirati Urbanaz, vice coordinatore della Federazione Erboristi Italiani, ha notato un’evoluzione significativa tra gli operatori del settore. Un tempo esperti solo di piante officinali, oggi molti di loro possiedono competenze in fitologia e chimica, affrontando sfide normative in un mercato in continua evoluzione. L’interesse per i prodotti naturali è cresciuto esponenzialmente, ma Zanghirati avverte che è necessario un cambiamento. Il greenwashing rappresenta una seria minaccia, e i consumatori più informati non si lasciano ingannare.
Un futuro promettente per la cosmesi naturale
Laura Pedrini, presidente del Gruppo Cosmetici di derivazione naturale ed erboristica di Cosmetica Italia, ha commentato l’energia positiva che sta emergendo da questo settore. La fusione tra tradizione botanica e tecnologia scientifica sta generando tassi di crescita annuali del 5-6%. Attualmente, un cosmetico su quattro venduti in Italia è di origine naturale, creando sia opportunità che sfide per il mercato. I consumatori sono sempre più informati e attenti alla propria salute e a quella del pianeta. La ricerca diventa quindi il motore dell’innovazione, necessaria per rispondere ai bisogni di un pubblico sempre più esigente e consapevole.
In questo contesto, il ruolo degli erboristi diventa sempre più centrale, contribuendo a una cosmesi che non solo promette efficacia, ma si impegna anche per la sostenibilità lungo tutto il ciclo di vita del prodotto.