Un’eccezionale esposizione che unisce storia e arte si svolge alla Fondazione Primoli di Roma. Fino al 14 febbraio, il pubblico può ammirare “Vestige“, una mostra personale di Alice Pasquini che presenta una serie di collage di figure femminili. Queste opere evocano un mondo aristocratico, costellato di sfarzi ma anche di segni di decadenza. Attraverso i suoi lavori, l’artista invita a riflettere sulla transitorietà del tempo e sull’eredità culturale che rimane, rendendo evidente come il passato continui a dialogare con il presente.
L’arte di Alice Pasquini e il suo significato
Alice Pasquini esplora il concetto di memoria attraverso una narrazione visiva potente e suggestiva, capace di intrecciare storie antiche e contemporanee. Con “Vestige“, l’artista non si limita a presentare opere decorative, ma crea un vero e proprio dialogo con il patrimonio fotografico presente nella Fondazione Primoli. I suoi collage ruotano attorno al tema delle vestigia, sottolineando il fatto che, malgrado il passare del tempo, risulta fondamentale recuperare e preservare la memoria storica. Le figure femminili che emergono dalle sue opere sono simbolo di un’epoca distante, ricordando episodi e umanità che altrimenti rischierebbero di svanire nell’oblio.
Pasquini reinterpreta le immagini d’archivio in chiave moderna, fondendo stili e tecniche artistiche, mentre i costumi storici evocano la Roma dell’Ottocento, un luogo e un tempo ricco di fascino e mistero. Le sue opere riescono a dare nuova vita ai volti e alle storie del passato, immergendo lo spettatore in una riflessione profonda sulla fragilità della memoria. Ogni collage racconta una narrazione unica, ispirata e influenzata dalla grande tradizione artistica e fotografica italiana.
La mostra “Vestige” e il suo allestimento
Come in un viaggio temporale, “Vestige” si snoda attraverso una serie di opere esposte in uno spazio che invita ad avvicinarsi e a esplorare dettagli e significati. I lavori di Pasquini, realizzati su tessuto, fungono da stendardi evocativi. Le immagini scolpite nel materiale e le trasparenze create ci portano a riflettere sul flusso del tempo e sulla bellezza effimera degli eventi umani. La scelta di utilizzare tessuti sottili è una dimostrazione della vulnerabilità delle memorie che cerchiamo di conservare.
I collage presentano una varietà di elementi visivi che si combinano e si sovrappongono, richiamando gli sguardi malinconici di donne eleganti, abbigliate con abiti opulenti, mentre sullo sfondo si intravedono scorci di una Roma che ha subito profondi cambiamenti. Pulsazioni di storia si intrecciano con un paesaggio urbano contemporaneo. Lo spettatore non si trova semplicemente a guardare; viene invitato a partecipare a un dialogo interno che solleva domande sulla permanenza dell’identità e sul valore della memoria collettiva.
Uscire per visitare la mostra
La mostra “Vestige” è aperta al pubblico fino al 14 febbraio, con ingresso gratuito dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 13 e dalle 14 alle 17. Un’opportunità da non perdere per chi desidera immergersi nell’affascinante mondo dell’arte di Alice Pasquini e scoprire una Roma storica che parla a tutti attraverso i suoi vestigi. L’evento si rivela come un ponte tra passato e presente, restituendo forma e sostanza a storie spesso dimenticate e alla loro risonanza nel mondo contemporaneo. È un’occasione unica per confrontarsi con le memorie di ieri, immergendosi in una riflessione che coinvolge e ispira.