Le condizioni di Israele: cosa deve fare Hamas per una nuova tregua e quali sono gli ultimi sviluppi

Israele attacca e la tregua con Hamas nella Striscia di Gaza è a rischio

La situazione nella Striscia di Gaza è esplosiva, con Israele che ha lanciato attacchi aerei contro Hamas, mettendo a rischio la fragile tregua. Secondo il ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, i raid israeliani hanno causato la morte di almeno 178 persone in meno di 24 ore.

Il premier Benjamin Netanyahu ha ribadito che l’obiettivo dell’operazione è distruggere l’organizzazione responsabile dell’attacco del 7 ottobre. Nonostante la ripresa dei combattimenti, i negoziati per ripristinare la tregua continuano dietro le quinte, con la mediazione degli Stati Uniti, del Qatar e dell’Egitto. Israele è disposto a sospendere temporaneamente le ostilità se Hamas presenterà una lista accettabile di ostaggi da liberare. Tuttavia, secondo le informazioni dell’intelligence, almeno 6 ostaggi sono morti durante la prigionia.

Il punto cruciale in questo momento riguarda gli ostaggi ancora detenuti. Israele sostiene che ci siano ancora 20 donne civili e due minori sotto i 18 anni tra gli ostaggi prigionieri a Gaza, su un totale di 136 persone sequestrate. Una volta che questo gruppo sarà liberato, i negoziati affronteranno la questione della liberazione degli uomini e dei riservisti, sia uomini che donne.

Hamas, d’altra parte, afferma di non avere più donne civili e bambini prigionieri, suggerendo che siano in mano ad altri gruppi. Inoltre, Hamas sostiene che le donne sotto i 45 anni vadano considerate come riserviste. Alcuni funzionari israeliani si aspettano che i negoziati sugli ostaggi continuino nonostante il conflitto in corso.

Gli Stati Uniti accusano Hamas di interrompere la tregua

Nonostante la ripresa delle ostilità, i negoziati tra le parti non sono completamente interrotti. Gli Stati Uniti, che hanno svolto un ruolo chiave nelle trattative, attribuiscono la responsabilità della nuova escalation a Hamas. Il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, John Kirby, afferma senza mezzi termini: “Cerchiamo di essere chiari su questo: la tregua è stata interrotta a causa di Hamas. Semplicemente non sono riusciti a fornire una lista di ostaggi”.

Il presidente Joe Biden e l’intero team di sicurezza nazionale sono impegnati nel cercare di ottenere il rilascio di più ostaggi e l’arrivo di aiuti nella regione. Kirby sottolinea che se Hamas si preoccupa davvero del popolo palestinese, farà tutto il possibile per elaborare una lista di ostaggi che possano essere scambiati. Dall’altra parte, Israele ha iniziato a fornire informazioni alla popolazione di Gaza sulle operazioni di combattimento in corso, un gesto che viene considerato utile.

La speranza di una tregua rimane, nonostante la tensione

Nonostante la situazione estremamente tesa, c’è ancora la speranza di raggiungere una tregua. I negoziati continuano dietro le quinte, con la mediazione di diversi paesi. Se Hamas presenterà una lista accettabile di ostaggi da liberare, Israele potrebbe sospendere temporaneamente le operazioni militari. Tuttavia, la questione degli ostaggi rimane un punto di contesa, con Israele che sostiene la presenza di donne civili e minori tra gli ostaggi prigionieri a Gaza.

Gli Stati Uniti accusano Hamas di aver interrotto la tregua, sottolineando l’importanza di fornire una lista di ostaggi. Nonostante la ripresa delle ostilità, gli sforzi per ottenere il rilascio degli ostaggi e l’arrivo di aiuti nella regione continuano. La speranza è che entrambe le parti possano trovare un accordo che ponga fine alla violenza e porti a una tregua duratura.

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