Giovedì 11 gennaio sono attesi i dati sull’inflazione negli Stati Uniti, un evento cruciale che potrebbe influenzare le decisioni future della Federal Reserve. Allo stesso tempo, l’euro mostra segni di debolezza nei confronti del dollaro, scendendo attorno a 1,09 dollari. Nel contesto economico attuale, la situazione del greggio e lo spread in area 170 punti sono elementi chiave da tenere d’occhio.
Nella prima seduta della settimana, le Borse europee stanno risentendo della debolezza, con lo STOXX 50 che mostra un calo dello 0,43%. Dopo un 2023 positivo, con una media delle piazze continentali che ha registrato un aumento del 19% e Milano del 28%, questa prima giornata del nuovo anno si presenta in territorio negativo.
Le Borse europee segnalano una tendenza al ribasso: il FTSE MIB di Milano è in calo dello 0,38%, il CAC 40 di Parigi registra una diminuzione dello 0,24%, il DAX 40 di Francoforte mostra un leggero calo dello 0,04%, mentre l’IBEX 35 di Madrid, il FTSE 100 di Londra e l’AEX di Amsterdam presentano rispettivamente cali del 0,48%, 0,35% e 0,39%.
La prossima rivelazione dei dati sull’inflazione americana, prevista per giovedì 11 gennaio, è destinata a essere un momento chiave. Gli investitori stanno attenti a questi numeri per tentare di anticipare le mosse della Federal Reserve, che avrà una riunione il 31 gennaio. Inoltre, Raphael Bostic della Fed interverrà, fornendo ulteriori elementi di riflessione sulle decisioni future delle banche centrali.
Tra i titoli più capitalizzati a Piazza Affari, si evidenziano alcune dinamiche interessanti. Amplifon registra un notevole aumento del 3,10%, seguito da Banca Monte Paschi Siena, che guadagna lo 0,95%. Al contrario, Leonardo mostra un calo dello 0,24%. Il settore bancario, rappresentato da Banca Mediolanum, presenta una buona raccolta netta nel mese di dicembre, contribuendo al suo aumento dell’0,60%.
Sul fronte valutario, l’euro si mantiene intorno a 1,092 dollari, vicino ai 158 yen. Il cambio dollaro/yen si attesta in area 144. Il mercato del greggio mostra una tendenza al ribasso, con il Brent Marzo intorno ai 78 dollari al barile e il WTI di pari scadenza vicino ai 73. Anche il gas naturale scambiato ad Amsterdam registra un calo, a poco più di 33 euro al megawattora.
Lo spread tra BTp e Bund è in leggero rialzo, attestandosi intorno ai 170 punti. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il pari scadenza tedesco è aumentato rispetto all’ultimo closing a 168 punti. In Asia, la Borsa di Hong Kong chiude in ribasso, mentre Tokyo è ferma per festività.
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