Lavorare duramente, senza ricevere abbastanza gratificazioni, può danneggiare il cuore letteralmente. Lo stress in ufficio, se non ricompensato adeguatamente, può raddoppiare il rischio di sviluppare malattie cardiache, come l’obesità. La Società italiana di Cardiologia interventistica (Gise) ha evidenziato questo fattore di rischio trascurato per il cuore, citando uno studio dell’università Laval in Quebec. Anche i medici italiani, specialmente i cardiologi interventisti, sono a rischio a causa dei servizi di reperibilità e urgenza. Lo studio ha coinvolto 6.500 lavoratori bianchi senza storia di malattie cardiache, seguiti per vent’anni e sottoposti a domande sul lavoro e la salute. È emerso che gli uomini che hanno sperimentato stress lavorativo o squilibrio tra sforzo e ricompensa avevano un rischio maggiore del 49% di sviluppare malattie cardiache. È urgente affrontare le condizioni di lavoro stressanti per proteggere la salute dei lavoratori e dei datori di lavoro. Le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte nel mondo e in Italia, rappresentando il 35% di tutti i decessi. Lo stress può danneggiare il cuore aumentando la pressione sanguigna o causando infiammazioni e trombi. La combinazione di “lavoro stressante e poca gratificazione” sembra influenzare il cuore come l’obesità. Ulteriori ricerche sono necessarie per comprendere l’impatto su cuore delle donne. È importante comprendere la relazione tra stress lavorativo e salute cardiovascolare per la salute pubblica e il benessere dei lavoratori.