Gaia, l’assistente virtuale sviluppato dalla società Esosphera, ha recentemente ampliato il proprio raggio d’azione nel settore della sanità pubblica, dimostrando la sua crescente importanza in questo ambito. Negli ultimi dodici mesi, Gaia ha iniziato a collaborare con diverse strutture sanitarie, come il CUP di Modena, dove facilita la prenotazione degli appuntamenti per i pazienti anche in orari insoliti, e il sistema sanitario di Padova, dove supporta i cittadini nella gestione del cambio del medico di famiglia e del pediatra. Durante il Healthcare Innovation Summit 2024 tenutosi a Milano, esperti del settore hanno condiviso dati e prospettive entusiastiche sul futuro di Gaia, evidenziando il valore aggiunto che l’assistente virtuale può apportare al servizio sanitario.
Negli ultimi anni, l’innovazione tecnologica ha assunto un ruolo cruciale nel miglioramento della qualità dei servizi sanitari. ‘Smile Cx Gaia’ ha dimostrato di avere un impatto significativo, gestendo oltre 200.000 contatti nel 2023, di cui 75.000 specificamente destinati alla programmazione di appuntamenti. Questo strumento ha facilitato il 65% degli appuntamenti fissati nelle strutture sanitarie che l’hanno integrato. Gli sviluppatori del progetto, rappresentati da Corrado Tritto, Tech Sales Manager Area Healthcare di Esosphera, sostengono che Gaia non intende sostituire gli operatori umani, ma piuttosto collaborare con essi per migliorare l’efficienza dei servizi offerti.
L’implementazione di Gaia si è rivelata vantaggiosa non solo per gli utenti, ma anche per il personale sanitario. Un’indagine presentata al Summit di Milano ha rivelato che il 65% dei medici e degli infermieri intervistati considera Gaia un valido alleato nel rispondere alle esigenze informatiche e amministrative dei pazienti. Questo supporto rappresenta una risorsa preziosa per affrontare le crescenti richieste dei pazienti, permettendo agli operatori di concentrarsi maggiormente sulla cura diretta.
Una delle principali problematiche che affliggono il personale sanitario è la gestione del carico amministrativo, che, secondo i dati, rappresenta una causa significativa di stress e burnout. Il 50% dei professionisti ha dichiarato di sentirsi sopraffatto da queste responsabilità che, negli ambulatori medici, bloccano il 73% del loro tempo. Di conseguenza, solo il 27% del tempo è dedicato al contatto diretto con i pazienti. Gaia è progettata per alleviare questo carico, consentendo ai professionisti di dedicare più attenzione alla salute dei loro assistiti.
Disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, Gaia sfrutta tecnologie avanzate di intelligenza artificiale generativa per comunicare in modo fluido e naturale attraverso diverse piattaforme, inclusi telefonate, SMS, WhatsApp ed email. Questo approccio non solo migliora l’esperienza utente facilitando la prenotazione per coloro che hanno meno dimestichezza con la tecnologia, ma ottimizza anche la gestione delle informazioni e delle richieste, rendendo il sistema sanitario più reattivo.
Il Healthcare Innovation Summit 2024 ha segnato una tappa importante per il progetto Gaia, con i promotori che hanno delineato ambiziosi obiettivi futuri. Si prevede che l’assistente virtuale possa triplicare la sua capacità di risposta, ampliando ulteriormente il suo impatto nel settore sanitario. L’innovazione continua in questo campo non solo promette di migliorare l’efficienza operativa, ma ha anche il potenziale di trasformare radicalmente l’interazione tra pazienti e professionisti sanitari.
Con l’aumento dell’adozione della tecnologia nei servizi pubblici, Gaia sta diventando un esempio emblematico di come l’intelligenza artificiale possa fornire soluzioni sostenibili e scalabili, affrontando le sfide attuali del settore sanitario e migliorando, di conseguenza, il benessere collettivo. Le prossime fasi dello sviluppo di Gaia saranno seguite con attenzione sia dai professionisti del settore che dai cittadini, rendendo evidente come l’innovazione continui a plasmare il futuro della sanità pubblica in Italia.
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