Una mostra dedicata al famoso scrittore turco Orhan Pamuk, vincitore del Premio Nobel per la Letteratura nel 2006, e alla sua inedita produzione grafica, sarà allestita presso il Labirinto della Masone a Fontanellato, nel Parmense, dal 18 novembre al 17 marzo. L’esposizione presenterà dodici taccuini dell’autore, che verranno esposti e commentati in un percorso scenografico. Inoltre, i taccuini saranno raccontati da Pamuk stesso in un documentario-intervista inedito, e verranno approfonditi attraverso proiezioni che permetteranno ai visitatori di immergersi nel mondo dello scrittore.
La fusione di parole e immagini
Le immagini colorate e oniriche presenti nei taccuini di Pamuk sono rimaste sconosciute fino ad oggi, anche ai suoi estimatori più attenti. Nonostante la sua notorietà come scrittore, la sua abilità nel disegno e nella pittura è spesso trascurata. Tuttavia, la pratica artistica di Pamuk, che combina letteratura, pensiero e disegno, è una parte essenziale della sua creatività.
Un viaggio attraverso i taccuini
La mostra “Parole e immagini” inizierà con una sala dedicata ai taccuini selezionati da Pamuk e dal curatore Edoardo Pepino. I taccuini saranno esposti aperti, mostrando una selezione delle immagini più significative. Schermi digitali permetteranno ai visitatori di esplorare le pagine dei taccuini, ingrandendo le illustrazioni e leggendo i testi tradotti. Nella seconda sala, verrà proiettata un’intervista inedita a Orhan Pamuk, che approfondirà il rapporto tra parola e immagine nella sua poetica. Infine, la terza sala sarà ispirata alla casa dello scrittore-artista, con tappeti turchi che richiamano la sua profonda connessione con Istanbul e il suo mondo interiore.
Un invito a entrare nel mondo di Pamuk
Attraverso questa mostra, i visitatori avranno l’opportunità di scoprire un lato meno conosciuto di Orhan Pamuk e di immergersi nella sua produzione grafica. La fusione di parole e immagini nei suoi taccuini offre uno sguardo intimo sulla sua creatività e sulla sua visione del mondo. I tappeti turchi nella sala finale invitano i visitatori a sedersi e ad osservare, offrendo un’esperienza unica per accedere al mondo interiore dello scrittore.