L’analisi di Capello sul Manchester City: Guardiola perde colpi nella crisi attuale

Il Manchester City affronta una crisi di identità e risultati, con Fabio Capello che critica Guardiola per la mancanza di stimoli e idee fresche nella squadra dopo la sconfitta contro la Juventus.
L'analisi di Capello sul Manchester City: Guardiola perde colpi nella crisi attuale - Tendenzediviaggio.it - Foto generata con AI

Il Manchester City si trova in un momento critico della sua stagione, evidenziato dalla recente sconfitta contro la Juventus. Fabio Capello, ex allenatore di squadre prestigiose in Europa, ha offerto una valutazione inclemente della situazione attuale del club e della figura di Pep Guardiola. In particolare, mette in dubbio la capacità dell’allenatore spagnolo di trasmettere ancora stimoli e idee fresche alla sua squadra.

Il momento difficile del Manchester City

La partita contro la Juventus ha messo in luce le fragilità del Manchester City, campione d’Inghilterra in carica. I Citizens, che un tempo brillavano per il loro gioco rapido e offensivo, sembrano ora privi di slancio e idee. Durante l’incontro all’Allianz Stadium, le prestazioni hanno lasciato a desiderare, senza segnali che facessero presumere una ripresa imminente.

Fabio Capello ha evidenziato come la squadra stia affrontando una crisi non solo di risultati, ma anche d’identità. Le affermazioni dell’ex tecnico sottolineano un cambiamento nel modo di giocare del Manchester City. Ha criticato in particolare il fatto che Haaland, attaccante di punta e acquisto da oltre 70 milioni, non abbia ricevuto palloni utili: “Haaland non ha ricevuto un cross. Qualche volta vorrai lanciare bene questo attaccante?”, ha chiesto, rimarcando l’importanza di un gioco che sfrutti le qualità dei singoli.

L’analisi non si ferma qui. Capello ha tracciato un quadro preoccupante, sottolineando la mancanza di dinamismo e aggressività nella squadra. “Il City è lento nella testa e nel gioco”, ha affermato, insistendo sul fatto che prima la squadra sapeva riconquistare la palla veloce e ripartire con decisione, cosa che ora pare assente.

Critiche di Capello a Guardiola: stagnazione o perdita di stimoli?

Due anni fa, il Manchester City era applaudito non solo per la sua vittoria in Premier League, ma anche per il trionfo in Champions League. Oggi, la prospettiva di restare esclusi dai play-off di questa competizione sembra un’eventualità concreta. La valutazione di Capello si fa ancor più incisiva, suggerendo che Guardiola potrebbe aver esaurito la sua capacità di influenzare la squadra.

“Probabilmente, dopo tutti questi anni i giocatori non sopportano più Guardiola perché, a un certo punto, Pep non ha più nulla da dargli di nuovo”, ha aggiunto. Qui, il tecnico mette in evidenza la necessità di un rinnovamento, non solo nel modo di giocare, ma anche nella mentalità della squadra. La dipendenza da giocatori come Kevin De Bruyne, che non è più lo stesso, e da Foden, ora relegato a un ruolo marginale, rende la situazione ancora più grave. L’unico giocatore apparentemente capace di dare vivacità all’attacco è Doku, ma manca della necessaria lucidità nel finale delle azioni.

Con una situazione così complessa, Capello non esprime soluzioni chiare per Guardiola. Tuttavia, il messaggio è chiaro: una riflessione profonda è necessaria per risolvere i problemi del Manchester City, che rischia di perdere la sua identità.

Le prospettive future del City

L’attuale situazione del Manchester City richiede una risposta decisiva. Le prossime partite saranno determinanti non solo per il prosieguo nella Champions League, ma anche per la stessa permanenza di Guardiola. La pressione aumenta e la necessità di un riscatto diventa vigente.

Gli elementi chiave da considerare sono la motivazione e la connessione tra il mister e i suoi uomini. Capello ha sollevato interrogativi critici sulla capacità di Guardiola di rimettere in carreggiata una squadra che, a suo avviso, ha bisogno di ritrovare il proprio spirito competitivo. Senza un adeguato intervento, il rischio concreto è quello di veder disintegrare un progetto tanto applaudito, trasformando il Manchester City da campione a semplice spettatore.

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