L’alpinismo contemporaneo richiede un insieme complesso di competenze e una coscienza ambientale accentuata. Gli alpinisti moderni, come Matteo Della Bordella, si trovano a fronteggiare sfide legate non solo alla preparazione fisica, ma anche alla necessità di operare in sintonia con l’ecosistema montano. Questi aspetti saranno approfonditi nello speciale ‘Linee di Vetta – Cai Eagle Team: il richiamo dell’impossibile’, che andrà in onda su Focus in occasione della Giornata Internazionale della Montagna.
Il profilo dell’alpinista moderno
Il profilo di un alpinista moderno si distingue per la preparazione e le capacità richieste per organizzare una spedizione. Non solo servono competenze tecniche, ma anche conoscenze in medicina di montagna e capacità di trasformare l’esperienza di arrampicata in un’occasione per raccontare e condividere il percorso con foto e video. La competizione tra gli scalatori è ormai superata da un approccio più collaborativo, dove il rispetto per la montagna diventa centrale.
Matteo Della Bordella, potente voce di questo movimento che promuove la crescita armonica e consapevole, sottolinea l’importanza del “rispetto della montagna”. Con il sostegno del Club Alpino Italiano, ha dato vita al progetto ‘Cai Eagle Team‘, il quale mira a formare una nuova generazione di alpinisti. Il programma prevede un percorso formativo che si trascina fino al febbraio 2024, culminando con una spedizione in Patagonia per sei giovani tra i 20 e i 29 anni.
La formazione dei giovani alpinisti
Nel periodo compreso tra aprile 2023 e ottobre 2024, quindici giovani sono stati coinvolti in un percorso formativo mirato a potenziare le loro competenze alpinistiche. Sei di loro, in particolare, si preparano a vivere l’esperienza della Patagonia. Della Bordella ha condiviso momenti significativi con loro in montagna, creando un legame che supera il semplice insegnamento: “Le esperienze più belle sono quelle delle salite condivise, dove ci si confronta da compagni di cordata, senza gerarchie”, spiega lui.
Questo approccio mette in evidenza l’importanza della comunità e della partecipazione attiva: “Non è io che porto loro in Patagonia, ma andiamo insieme”. Rispetta i desideri e le ambizioni di ognuno, creando un dialogo aperto. Della Bordella considera questa interazione con i giovani un’opportunità non solo per insegnare, ma anche per apprendere dai ragazzi, particolarmente in fatto di sostenibilità.
La consapevolezza ambientale nel mondo dell’alpinismo
La crescente sensibilità ambientale dei giovani è un aspetto che ha colpito Della Bordella, il quale afferma che “spesso sapevano più di me su queste tematiche”. Questa attitudine nel considerare gli effetti ambientali è essenziale nell’alpinismo moderno. Della Bordella ha collaborato a un progetto chiamato ‘Climb and Clean‘ con Massimo Faletti, dove gli alpinisti identificano aree contaminate da rifiuti, con l’obiettivo di ripulirle arrampicandosi.
La problematica dei rifiuti nei luoghi di arrampicata è da non sottovalutare; Della Bordella ha notato rottami di auto abbandonate e rifiuti che caratterizzano le falesie. “Dobbiamo lanciare un allerta”, aggiunge, ribadendo che la montagna ha bisogno di rispetto: “Unica regola condivisa deve essere quella di portare via ciò che si produce”. È fondamentale mantenere l’ambiente integro e preservare l’esperienza di chi viene dopo.
Il cambiamento climatico e le sue implicazioni
Il cambiamento climatico ha trasformato il modo di affrontare le escursioni in montagna, in particolare influenzando la stagionalità. Un tempo, la maggior parte delle ascensioni avveniva nella stagione estiva, ma il caldo estremo e i rischi come frane e distacchi hanno modificato il panorama di arrampicata. “Adesso è necessario considerare le condizioni più favorevoli, come la primavera e l’autunno”, spiega Della Bordella.
Questa consapevolezza è cruciale non solo per i professionisti ma anche per i neofiti. Prepararsi adeguatamente è essenziale: “Ogni escursione, anche la più semplice, va pianificata. Controllare le previsioni meteo e informarsi sul percorso sono fasi imprescindibili”. La montagna non perdona l’improvvisazione, e ciascun passo deve risultare frutto di una preparazione consapevole.
L’alpinismo si evolve, integrando le necessità pratiche di un’escursione con un profondo rispetto per l’ambiente. Il lavoro di Matteo Della Bordella e del Cai Eagle Team mostra come sia possibile unire passione e consapevolezza, formando una nuova generazione di alpinisti responsabili.