L’Aifa estende l’immunoterapia a stadi precoci di melanoma e carcinoma polmonare

Aifa approva la rimborsabilità di nivolumab per melanoma e carcinoma polmonare, offrendo nuove opzioni terapeutiche nei pazienti in stadio iniziale e migliorando le prospettive di guarigione.
"Immunoterapia per melanoma e carcinoma polmonare: Aifa estende le indicazioni a stadi precoci." "Immunoterapia per melanoma e carcinoma polmonare: Aifa estende le indicazioni a stadi precoci."
l'aifa amplia l'accesso all'immunoterapia per il trattamento precoce di melanoma e carcinoma polmonare nel 2025, migliorando le prospettive di cura per i pazienti

L’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha recentemente esteso la rimborsabilità di nivolumab, un innovativo farmaco immunoterapico, per il trattamento di adulti affetti da melanoma e carcinoma polmonare. Questa decisione, annunciata il 27 marzo 2025, segna un progresso importante nella battaglia contro queste neoplasie, offrendo accesso a terapie all’avanguardia nelle fasi iniziali della malattia.

Nuove opportunità per i pazienti con melanoma

La rimborsabilità di nivolumab in monoterapia è ora disponibile per i pazienti con melanoma in stadio IIB e IIC che hanno subito una resezione completa. Questa novità è stata accolta con entusiasmo dalla comunità oncologica, che riconosce nel farmaco un potenziale significativo per incrementare il numero di pazienti guariti. Secondo i dati forniti da Bristol Myers Squibb Italia, il farmaco ha mostrato un notevole beneficio a lungo termine, con una sopravvivenza libera da recidiva a tre anni del 71% e una riduzione del rischio di recidiva del 38%. Paolo Ascierto, direttore dell’Unità di Oncologia melanoma presso l’Istituto Nazionale Tumori Fondazione Pascale di Napoli, ha evidenziato l’importanza di questa approvazione, sottolineando che circa un terzo dei pazienti in stadio IIB e la metà di quelli in stadio IIC affrontano il rischio di recidiva entro cinque anni dall’intervento chirurgico.

L’immunoterapia, già utilizzata con successo in stadi più avanzati della malattia, si sta ora avvicinando a fasi iniziali, promettendo di ridurre il rischio di recidiva e migliorare la qualità della vita dei pazienti. La durata del trattamento è limitata a un anno, un aspetto che rappresenta un vantaggio psicologico significativo per coloro che affrontano la malattia.

Innovazioni nel trattamento del carcinoma polmonare

In parallelo, Aifa ha approvato la rimborsabilità di nivolumab in combinazione con chemioterapia a base di platino per il carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) resecabile ad alto rischio di recidiva. Questa strategia neoadiuvante è cruciale, poiché permette di affrontare non solo il tumore primario, ma anche le micrometastasi invisibili, aumentando così le possibilità di guarigione. Francesco Grossi, professore di oncologia medica all’Università degli Studi dell’Insubria, ha sottolineato che, nonostante il carcinoma polmonare sia la terza neoplasia più comune in Italia, con quasi 45mila nuove diagnosi nel 2024, solo una piccola percentuale di pazienti si presenta in stadi precoci.

Lo studio CheckMate -816 ha dimostrato che il 79% dei pazienti trattati con nivolumab e chemioterapia è vivo a quattro anni, rispetto al 62% di quelli che hanno ricevuto solo chemioterapia. Inoltre, la combinazione ha portato a tassi di risposta patologica completa superiori, un indicatore chiave di successo terapeutico.

Un futuro promettente per l’immunoterapia

L’approvazione di Aifa per l’uso di nivolumab in contesti neoadiuvanti rappresenta un cambiamento significativo nella pratica clinica. Cosimo Paga, Executive Country Medical Director di Bristol Myers Squibb Italia, ha evidenziato l’importanza di questa innovazione, che non solo migliora i risultati clinici, ma offre anche una nuova speranza ai pazienti. L’azienda è attivamente impegnata nella ricerca di nuove molecole e combinazioni terapeutiche, con l’obiettivo di estendere l’efficacia dell’immunoterapia a un numero sempre maggiore di pazienti.

La digitalizzazione e l’intelligenza artificiale stanno aprendo nuove strade per identificare pazienti che potrebbero beneficiare di trattamenti immunologici, rendendo il futuro della terapia oncologica sempre più promettente. Con l’introduzione di nivolumab in fasi precoci, si auspica di migliorare ulteriormente la sopravvivenza e la qualità della vita dei pazienti affetti da melanoma e carcinoma polmonare.

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