L’artista di Brooklyn, Barbra Streisand, a 81 anni, regala ai suoi fan una dettagliata autobiografia intitolata “My Name is Barbra”. Il libro, pubblicato da Viking, offre un’immersione completa nella carriera di sei decenni dell’attrice, cantante e regista, che ha raggiunto la vetta dell’entertainment con 250 milioni di dischi venduti, 10 Grammy, cinque Emmy, un Tony e due Oscar. In un’intervista alla vigilia della pubblicazione, Barbra ha dichiarato: “Voglio che la verità sia conosciuta e questo libro rappresenta il mio lascito”. La pubblicazione di questo tomo massiccio, che conta quasi mille pagine, è stata un processo che ha richiesto quasi 25 anni.
Uno dei temi principali affrontati nel libro riguarda le discriminazioni contro le donne a Hollywood. Barbra scrive: “Un uomo viene considerato forte, mentre una donna viene etichettata come arrivista. Lui viene lodato per la sua leadership, mentre lei viene accusata di essere prepotente. Se lui recita, produce e dirige, viene definito un talento versatile, mentre lei viene semplicemente vista come vanitosa ed egoista”. Un altro tema centrale riguarda i suoi rapporti con gli uomini, che Barbra avrebbe preferito evitare di trattare, ma l’editore ha insistito per includerli.
Nonostante la sua fama, Barbra afferma di non considerarsi una persona famosa: “Sono la stessa persona che ero da bambina”. Cresciuta senza il padre e con una madre distante e poco comunicativa, Barbra ha trovato la sua salvezza nel suo talento: “Fin da quando avevo cinque anni, sapevo di avere una voce”.
La sua carriera ha avuto inizio quando, a 19 anni, si esibiva al Bon Soir, un locale nel Village. Fu scoperta dal manager Marty Ehrlichman, che le offrì un contratto con la Columbia Record. Il resto è storia.
In conclusione, “My Name is Barbra” offre ai lettori un’opportunità unica di conoscere da vicino la vita e la carriera di una delle icone dell’industria dell’intrattenimento.