Chongqing, situata nel sud-ovest della Cina, è recentemente diventata un punto nevralgico del turismo internazionale, grazie alla sua rappresentazione sui social media. Attraverso Instagram e TikTok, molti creatori hanno alimentato un’immagine della città come un sogno urbano caratterizzato da architetture futuristiche e scenari da film di fantascienza. Tuttavia, dietro questa facciata scintillante si cela una realtà complessa e problematica che merita di essere esplorata in profondità.
Chongqing è frequentemente descritta come una delle più grandi megalopoli al mondo, per la sua ampiezza e la sua densità abitativa. La città si estende su un’area di oltre 82.400 chilometri quadrati, il che significa che le sue dimensioni possono sorprendere anche i più esperti viaggiatori. La sua popolazione supera i 30 milioni di abitanti, rendendola una delle città più popolate della Cina e dell’intero pianeta. Questo straordinario afflusso di persone è il risultato di un’intensa urbanizzazione che ha avuto inizio dopo la Seconda Guerra Mondiale, che ha visto Chongqing assumere un ruolo centrale come rifugio per civili e militari.
La sua struttura urbanistica è un aspetto affascinante e, al contempo, problematico. Essa è costruita su diversi livelli, complicando notevolmente gli spostamenti quotidiani. Gli abitanti possono trovarsi a dover affrontare veri e propri percorsi ad ostacoli tra grattacieli, passerelle e scale, in un contesto che cambia continuamente in base all’altezza da cui si osserva. Non è raro che ciò che in Occidente viene considerato “piano terra” possa corrispondere, a Chongqing, al dodicesimo o ventesimo piano di un edificio.
Il boom economico che ha interessato il Paese negli ultimi decenni ha avuto riflessi significativi su Chongqing, specialmente in termini di crescita urbanistica. Dal 1997, anno in cui Chongqing è stata elevata a municipalità, la città ha conosciuto un’accelerazione nell’espansione edilizia. Attualmente, conta 298 grattacieli superiori ai 100 metri, di cui 26 superano i 200 metri. Tali numeri la pongono al quindicesimo posto a livello mondiale per altezza e densità di edifici, superando anche metropoli storicamente significative come Londra.
Questa rapida urbanizzazione ha portato con sé anche sfide enormi. La domanda di spazi abitativi è aumentata a dismisura, dando origine a un mercato immobiliare in continua espansione, spesso a scapito della qualità della vita per i residenti, costretti a vivere in condizioni di sovraffollamento.
Oltre alle complessità strutturali, Chongqing è afflitta da gravi problemi ambientali. La città è nota per essere una delle più inquinate al mondo, con la qualità dell’aria che oscilla tra i livelli più bassi di salute pubblica. Gli abitanti possono trovarsi esposti a livelli di inquinamento paragonabili a quelli di molte altre città con criticità simili, come Mosca e Bangkok.
Le autorità locali hanno cercato di implementare misure per migliorare la situazione, ma il cammino verso una maggiore sostenibilità e una migliore qualità della vita è ancora lungo. Questo scenario contribuisce ulteriormente a sottrarre alla città il fascino ideale che molti potrebbero percepire guardando le immagini perfette sui social network.
Sebbene Chongqing possa apparire incredibile nelle narrazioni edulcorate sui social media, la realtà che si presenta ai turisti è complessa e multifaceted. Le strade animate, gli alti edifici e il panorama ipnotico possono attrarre i visitatori, ma è fondamentale che chi decide di recarsi in questo angolo di Cina sia consapevole delle difficoltà e dei problemi reali che i residenti affrontano quotidianamente.
Estate a Chongqing può rivelarsi un’esperienza affascinante, ma, allo stesso tempo, rappresenta un’opportunità per una riflessione più profonda sul significato di sviluppo urbano e le sue conseguenze sulla vita delle persone. Conoscere e comprendere la città oltre la superficie è essenziale per un turismo consapevole e responsabile.