La tragica fine di Jakov Jelkic: trovato morto nel porto di Alicante dopo una scomparsa - Tendenzediviaggio.it - Foto generata con AI
Jakov Jelkic, giovane calciatore croato di 24 anni con cittadinanza svizzera, è stato ritrovato senza vita nelle acque del porto di Alicante, Spagna. Le ricerche, iniziate dopo la sua scomparsa nella notte tra il 31 gennaio e l’1 febbraio, hanno avuto un esito tragico, segnando una grande perdita per la sua famiglia, amici e compagni di squadra. Questo evento ha scosso non solo la comunità calcistica, ma anche la cittadinanza della Costa Blanca, dove si è verificato il dramma.
Jakov si trovava ad Alicante per una vacanza insieme ai compagni dell’FC Granges-Paccot, una squadra di calcio di terza serie svizzera. Venerdì 31 gennaio, il giovane si era messo in contatto con i genitori per informarli del suo arrivo e condividere la sua soddisfazione per la bellezza del posto in cui alloggiava. Nel pomeriggio, ha anche effettuato un prelievo di 150 euro, un gesto che sottolinea il suo stato di normalità prima che tutto prenda una piega drammatica. La serata si è svolta in un noto locale notturno, l’Upikum, situato nei pressi di piazza Gabriel Miró.
Durante il ritorno in albergo, i compagni di Jakov lo hanno perso di vista quando il giovane ha deciso di tornare indietro per recuperare una giacca dimenticata. Questo comportamento inconsueto ha destato preoccupazione tra i suoi amici, specialmente quando la mattina seguente si sono resi conto che Jakov non era presente in stanza. Dopo ore di ansia crescente, hanno presentato denuncia di scomparsa alle autorità competenti.
Le ricerche per rintracciare Jakov Jelkic si sono intensificate rapidamente. La Polizia di Alicante ha iniziato a esaminare le registrazioni delle telecamere di sorveglianza in vari punti strategici della città, inclusi il Consiglio comunale, il centro commerciale Panoramis e l’Autorità portuale. Grazie a queste indagini, gli agenti hanno individuato Jakov mentre camminava solitario verso il porto, dove, poco dopo le tre del mattino, il segnale del suo cellulare si è interrotto.
Le ricerche si sono concentrate in quell’area, portando infine al recupero del suo corpo da parte dei sommozzatori della Guardia Civile. Questo intervento ha richiesto un dispiegamento massivo di forze, inclusi droni e specialisti per le attività subacquee. Il cadavere è stato recuperato a circa due metri di profondità e, una volta riportato a terra, è stato identificato come quello di Jakov Jelkic.
Sebbene la causa ufficiale della morte debba ancora essere confermata attraverso un’autopsia, le autorità spagnole considerano l’ipotesi di un incidente accidentale, escludendo coinvolgimenti di terzi. Le immagini delle telecamere di sorveglianza sembrano indicare che Jelkic abbia assunto bevande alcoliche, mostrando anche segni di confusione prima di allontanarsi. L’ipotesi di un annegamento a seguito di una caduta nelle acque del porto è attualmente la più accreditata.
La comunità locale e quella sportiva sono in lutto per la scomparsa di Jakov. La notizia ha sconvolto i suoi amici e compagni di squadra, che lo ricordano come un giovane pieno di vita e promesse. Le autorità stanno portando avanti le indagini per chiarire gli eventi che hanno condotto a questa tragedia, mentre il corpo del giovane sarà sottoposto a esami per determinare l’esatta causa del decesso. La sua scomparsa ha avuto un impatto profondo, evidenziando la fragilità della vita e la necessità della comunità di unirsi in questi momenti difficili.