La tolleranza zero per alcol e droghe alla guida: proposta di etilometri nei punti vendita

Il dibattito sulla sicurezza stradale si intensifica con la proposta di ‘tolleranza zero’ per l’alcol alla guida, sostenuta da esperti, e l’importanza di tecnologie innovative per prevenire incidenti.
La tolleranza zero per alcol e droghe alla guida: proposta di etilometri nei punti vendita - Tendenzediviaggio.it - Foto generata con AI

Un focus crescente sulla sicurezza stradale sta portando a un dibattito giuridico e sociale su come combattere gli incidenti legati all’assunzione di alcol e droghe. L’idea di una ‘tolleranza zero‘ per l’alcol alla guida, prevista dal nuovo Codice della strada, è sostenuta da esperti del settore, tra cui Silvio Garattini, presidente e fondatore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs. La proposta mira a ridurre drasticamente gli incidenti stradali e le conseguenze tragiche che spesso ne derivano.

L’importanza dei limiti per la sicurezza stradale

Garattini sottolinea che i limiti di alcol per la guida dovrebbero essere rigidamente consoni alla sicurezza pubblica, affermando che si tratta di una questione critica. Gli incidenti legati all’alcol sono troppi e il problema non può essere minimizzato, poiché anche piccole quantità possono avere effetti devastanti su alcune persone. La tolleranza zero rappresenta un passo fondamentale verso la riduzione della mortalità sulle strade, sottolineando l’importanza di sensibilizzare gli utenti sugli effetti dell’alcol e delle droghe alla guida.

L’esperto invita anche a riflettere sulle varie sensibilità individuali che caratterizzano l’organismo umano. Ciò che rappresenta una quantità accettabile per un conducente potrebbe benissimo essere letale per un altro. Questa variabilità personale rende necessaria una maggiore attenzione nel considerare ogni singolo caso, in particolare quando si parla di somministrazione di farmaci che potrebbero alterare le capacità di guida.

L’innovazione tecnologica come alleato

Garattini fa riferimento a come la tecnologia possa svolgere un ruolo cruciale nel migliorare la sicurezza stradale, suggerendo l’introduzione di etilometri nei punti vendita di alcolici. Questi strumenti permetterebbero ai clienti di misurare il proprio tasso alcolemico prima di mettersi alla guida, riducendo il rischio di incidenti. La facilità di accesso a queste tecnologie potrebbe rappresentare un cambiamento significativo nella cultura della responsabilità per i guidatori, consentendo un monitoraggio immediato del proprio stato alcolico.

Un’altra utile innovazione sono i sensori per l’alcol applicati nei veicoli, che impedirebbero all’auto di mettersi in movimento se il conducente supera un certo livello alcolemico. Queste tecnologie non solo aiuterebbero a prevenire incidenti, ma potrebbero anche fungere da deterrente per coloro che potrebbero considerare di guidare dopo aver bevuto.

Gli effetti delle sostanze sulla conduzione

A proposito dell’assunzione di droghe, Garattini avverte che non si devono considerare solo le sostanze più conosciute come marijuana, ma anche farmaci comuni come le benzodiazepine, che possono influenzare la capacità di guida anche se assunti il giorno prima. Molti conducenti potrebbero non essere consapevoli di come i farmaci possono interagire con le abilità necessarie per un’adeguata conduzione. Attualmente, diversi studi sono in corso per individuare la relazione tra farmaci e capacità di guida, ma la durata e la complessità di tali ricerche richiederanno tempo.

L’introduzione di normative più rigorose potrebbe incoraggiare ulteriori studi su questo tema, spingendo per una maggiore attenzione sulla sicurezza e sull’educazione degli utenti stradali. Testare i medicinali in relazione alla guida dovrebbe diventare una prassi, al fine di garantire una maggiore sicurezza per tutti gli utenti delle strade. La questione non si limita agli alcolici e alle droghe: il rapporto tra farmaci e guida necessita di una luce di attenzione più intensa, al fine di salvaguardare la vita e il benessere collettivo.

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