La televisione rimane il mezzo di comunicazione più utilizzato in Italia
Secondo un’analisi basata sui dati di Censis e Agcom, la televisione è ancora il mezzo di comunicazione più diffuso nel nostro paese, con oltre il 95% della popolazione italiana che vi accede. La radio si posiziona al secondo posto, con il 68% di utilizzo, seguita da Internet al terzo posto con il 59%, superando la stampa che si attesta poco sopra il 50%.
Tuttavia, se ci concentriamo solo sull’aspetto dell’informazione, la situazione cambia significativamente: la televisione rimane al primo posto, raggiungendo circa l’80% della popolazione italiana di almeno 14 anni, seguita dalla stampa al secondo posto e da Internet al terzo. Questi dati confermano la tendenza degli italiani ad essere appassionati fruitori della televisione, con una media di circa 4 ore al giorno, superiore alla media europea di 2,8 ore e vicina ai livelli degli Stati Uniti, che registrano 4,9 ore al giorno. Questo dato sembrava essere legato all’era passata della televisione analogica, ma si conferma anche nell’attuale scenario di multipiattaforma e multicanalità. Una sorpresa inaspettata.
La popolazione italiana nel 2050: un saldo negativo
Secondo il demografo Massimo Livi Bacci, la popolazione italiana nel 2050 sarà di 54 milioni, rispetto agli attuali 59 milioni. Questo calo di 5 milioni di persone sarà il risultato di un aumento di 6 milioni di persone sopra i 65 anni e di una riduzione di 9 milioni di persone nelle altre fasce d’età. Questi trend, simili a quelli di altri paesi europei come Germania e Spagna, e anche a quelli del Giappone, avranno conseguenze significative sull’economia e sulle relazioni sociali, principalmente a causa dell’aumento sempre più rilevante della popolazione adulta e anziana. È evidente che invertire o almeno rallentare questi trend richiederà una serie di misure integrate e sistemiche, che sono già state avviate con il Family Act del 2022 e con altre iniziative annunciate dal governo. È importante agire prima che sia troppo tardi.
LeBron James: una star che non si ferma
La stagione NBA, iniziata alla fine di ottobre, segna il 21° anno consecutivo di carriera per la stella più rappresentativa della lega, LeBron James. Nonostante avvicini i 39 anni, James è ancora un numero uno in tutti i sensi, non solo perché detiene il record assoluto di punti segnati nella lega. Oltre allo sport, James si è sempre impegnato in battaglie sociali e politiche che crede, dal sostegno al movimento “Black Lives Matter” alle critiche esplicite alla presidenza di Trump. Da cinque anni gioca per i Los Angeles Lakers, forse la squadra più iconica della lega e del basket mondiale. Il suo obiettivo dichiarato è giocare ancora da protagonista nella stessa squadra insieme a suo figlio primogenito, Brenny, e molti osservatori credono che ciò possa accadere nella stagione 2023/24. Solo allora, forse, “il Prescelto” (come è stato soprannominato fin da quando era ragazzo) potrà appendere le scarpe al chiodo e trascorrere più tempo nella sua amata Capri, dove ha trascorso quasi un mese quest’estate.
Il nuovo album di Trevor Horn: un omaggio alla musica popolare
Il prossimo 1° dicembre uscirà il nuovo album di Trevor Horn, il leggendario artista inglese ormai ultrasettantenne, famoso per il suo ruolo nei Buggles (autori del successo mondiale “Video Killed the Radio Star”) e negli Yes. L’album vanta la partecipazione di molte star della musica pop, come Marc Almond, Tori Amos, Iggy Pop e Seal, e presenta una serie di cover di brani che hanno fatto la storia della musica popolare degli ultimi anni. Una delle tracce già disponibili è una splendida reinterpretazione di “Steppin’ Out” di Joe Jackson, eseguita da Horn insieme a Seal su ritmi quasi da “bossa nova”. Un vero piacere per gli appassionati di musica.