La scuola: un’analisi approfondita nel saggio-inchiesta di Fregonara e Riva

Le giornaliste del Corriere della Sera, Gianna Fregonara e Orsola Riva, hanno pubblicato un saggio-inchiesta intitolato “Non sparate sulla scuola”. Nel libro, edito da Solferino, le autrici analizzano la situazione attuale della scuola, delineano le sfide future, evidenziano le eccellenze e le contraddizioni, e riportano dati di esperti e testimonianze di studenti e insegnanti.

Secondo le autrici, la scuola può essere considerata “invecchiata, con difetti e risorse limitate”, ma rimane comunque la più grande comunità organizzata del Paese. Ogni mattina, quasi nove milioni di persone dai 3 ai 67 anni si incontrano nelle aule scolastiche per stimolare le proprie menti, come affermava già cinquecento anni fa Montaigne.

Nonostante le criticità evidenziate dai test Invalsi e dalle valutazioni internazionali, la scuola italiana presenta ancora alcune caratteristiche che la rendono un modello da difendere: è inclusiva, aperta a tutti, gratuita e riesce a competere con il sistema privato, che in altri Paesi ha preso il sopravvento.

Tuttavia, secondo le autrici, negli ultimi decenni sono state perse numerose opportunità per rinnovare il sistema scolastico e le sue qualità attuali non sono più sufficienti per preparare gli studenti alle sfide della quarta rivoluzione industriale e all’avvento dell’intelligenza artificiale.

Le proiezioni indicano che nei prossimi dieci anni ci sarà una diminuzione di un milione e mezzo di studenti e anche il numero di iscritti alle università diminuirà. Questa carenza di laureati potrebbe compromettere lo sviluppo del Paese nel suo complesso. Le autrici concludono affermando che l’unico modo per evitare questa catastrofe è aumentare le opportunità di successo per i giovani, una risorsa sempre più rara e preziosa.

La presentazione del libro avverrà il 21 novembre presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, alle ore 18. Oltre alle autrici, parteciperanno all’evento Giuliano Amato, Antonio Polito e Sandro Veronesi.

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