La scuola del futuro: l’integrazione dei videogiochi

epa10968325 Visitors experience a VR device at the Reboot Infogamer 2023 gaming fair in Zagreb, Croatia, 10 November 2023. According to the organisers, this year's ninth edition of Reboot Infogamer takes place over four days on almost 10,000 squuare meters of exhibition space in three pavilions of the Zagreb Fair. Anong others, presentations of new hit titles and indie games as well as the latest gaming hardware VR devices are topping the menu, organisers say. EPA/ANTONIO BAT

Il mondo dei videogiochi potrebbe presto contribuire all’istruzione dei giovani, offrendo agli insegnanti un nuovo modo di insegnare la storia. Questa è una delle innovazioni più interessanti emerse durante la prima giornata di Ade, Apulia digital experience 2023, la conferenza internazionale made-in-Italy sull’innovazione digitale nelle industrie creative, che si svolge a Bari fino al 12 novembre presso l’Apulia film house e organizzata da Apulia film commission e Rai Com.

Fabio Belsanti, ceo e fondatore di AgeOfGames, ha delineato il futuro del settore educativo, affermando: “Abbiamo già sviluppato videogame educativi nelle scuole con grande successo. La prospettiva che sta cambiando è l’intenzione dell’autore”. Mentre i videogiochi di intrattenimento si concentrano sul divertimento, “un buon videogioco, come un buon libro, può lasciare un’impronta quando il gioco è finito, cambiando la prospettiva psicologica”, ha sottolineato Belsanti. I videogiochi hanno una potente capacità di comunicazione simbolica, “non è tanto la parte didattica che conta, ma ciò che rimane attraverso l’esperienza diretta. Con l’interazione, diventa parte del nostro DNA e della nostra memoria”. Ecco perché i videogiochi possono aiutare anche nella formazione dei giovani, ad esempio, attraverso la storia.

Antonio Brusa, fondatore di Historia Ludens, ha affermato: “Ci sono già giochi che vengono utilizzati a questo scopo e molte case editrici producono pacchetti derivati dai videogiochi che possono essere utilizzati in classe per immergersi più facilmente in epoche passate come l’antica Grecia o Roma”. Tuttavia, non tutti i videogiochi sono adatti a questo scopo. È necessaria una nuova produzione di giochi che siano brevi, intensi e offrano immediatamente qualcosa che gli insegnanti possano utilizzare come strumento educativo.

Nel frattempo, le nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale e il metaverso, stanno facendo il loro ingresso anche nel cinema. Antonio Parente, direttore di Apulia film commission, ha affermato: “Oggi, una parte significativa dell’industria audiovisiva è costituita dall’animazione, dal metaverso e dai videogiochi”. Secondo Parente, questa è un’industria sostenibile, ma richiede tempi e modalità di produzione complesse, su cui come Paese dobbiamo confrontarci, perché ignorarle sarebbe un errore che ci farebbe rimanere indietro.