La proposta di sanatoria sulle piccole irregolarità edilizie presentata da Matteo Salvini, leader della Lega e ministro delle Infrastrutture, ha suscitato una forte reazione da parte delle opposizioni politiche. L’ipotesi di un condono edilizio che consentirebbe di ottenere risorse finanziarie in tempi brevi, esposta durante l’Assemblea di Confedilizia, è stata definita “criminogena” dalle forze politiche contrarie, in quanto potrebbe incoraggiare ulteriori abusi. I primi a manifestarsi contro sono stati i Verdi, che hanno minacciato di protestare in Parlamento. Il capogruppo del Pd al Senato, Francesco Boccia, ha invece commentato le parole del vicepremier come un altro gesto di favoritismo nei confronti di un governo disperato che non sa come reperire risorse per la manovra finanziaria. A difendere Salvini è intervenuta la leghista Elena Murelli, che ha sottolineato che il ministro non si riferiva a condoni per intere abitazioni abusive, ma a sanatorie per abusi parziali. Anche il suo partito ha difeso questa posizione, definendo la proposta del vicepremier come una soluzione concreta, ragionevole e sensata. Inoltre, il partito ha espresso sorpresa per la reazione del Pd e del Movimento 5 Stelle, che in Lombardia avevano votato a favore di una proposta simile il 17 maggio 2022 insieme alla maggioranza di centrodestra. In quell’occasione, sono stati approvati una serie di emendamenti alla legge che riguarda le tolleranze costruttive e le modifiche al Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia.