La Russia e il supporto agli Houthi: un gioco di potere nel Mar Rosso

Il conflitto yemenita continua a riservare sorprese sul piano geopolitico. Recenti rivelazioni indicano che la Russia ha fornito ai miliziani Houthi dati satellitari strategici per effettuare attacchi a droni e missili contro le navi occidentali nel Mar Rosso. Questi sviluppi, riportati in esclusiva dal Wall Street Journal, pongono interrogativi sulle reali motivazioni di Mosca e sulle ripercussioni per la navigazione internazionale in una delle rotte marittime più trafficate al mondo.

Il supporto di Mosca agli Houthi: motivazioni e implicazioni

Secondo l’articolo del Wall Street Journal, la Russia ha avviato un sostegno attivo agli Houthi, un gruppo militante sostenuto dall’Iran che gli Stati Uniti hanno designato come terroristico. Questa alleanza si inscrive in un contesto più ampio, dove Mosca mira a destabilizzare le aree critiche del Medio Oriente per distogliere l’attenzione dei poteri occidentali, in particolare degli Stati Uniti, dai conflitti in corso in Ucraina. Ad analizzare questa dinamica è Alexander Gabuev, direttore del Carnegie Russia Eurasia Center, il quale evidenzia come per la Russia ogni focolaio di instabilità rappresenti un’opportunità per ridurre la pressione su di essa e per deviare le risorse militari e politiche statunitensi.

In questo panorama complesso, l’assistenza russa agli Houthi include il trasferimento di informazioni sensibili, facilitato tramite i membri del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche dell’Iran. Tali azioni non sono solo indicative di un appoggio logistico, ma rivelano anche un disegno strategico mirato a mettere in difficoltà le rotte commerciali occidentali e a infliggere danni alle forze navali statunitensi. La crisi yemenita, così come i conflitti regionali, si intrecciano quindi con la geopolitica globale, creando una rete di alleanze e antagonismi che mette a rischio la stabilità della regione.

Gli attacchi nel Mar Rosso e le loro conseguenze

Da novembre 2023, gli Houthi hanno intensificato gli attacchi nel Mar Rosso, un’area cruciale per il commercio globale, lanciando offensive contro navi commerciali come forma di protesta contro l’invasione di Gaza. Gli attacchi sono stati numerosi e ben pianificati, con più di 100 operazioni offensive, che hanno provocato il naufragio di due navi e il dirottamento di un’altra. Questi eventi hanno avuto un impatto diretto e significativo sulla sicurezza marittima, sollevando preoccupazioni tra i trasportatori e le autorità internazionali.

Il conseguente spostamento delle rotte commerciali ha costretto gli armatori a scegliere percorsi più lunghi e costosi, avvicinandosi al Capo di Buona Speranza, ben lontano dal tradizionale passaggio attraverso il Canale di Suez. Inoltre, l’agenzia Windward ha riportato che il traffico di petroliere nella regione ha subito una drammatica diminuzione, con una riduzione del 77% nei volumi movimentati nell’agosto 2024 rispetto ai dati di ottobre 2023. Questo cambiamento non solo ha aumentato i costi per le aziende di shipping, ma ha anche innescato preoccupazioni per la sicurezza energetica globale.

La risposta degli Stati Uniti e il futuro delle rotte marittime

Le ripercussioni degli attacchi Houthi hanno portato gli Stati Uniti a una reazione decisiva. A dicembre dell’anno scorso, Washington ha creato una coalizione navale multinazionale con l’obiettivo di garantire la sicurezza delle rotte marittime internazionali, essenziali per il commercio globale e per il transito di risorse energetiche. In aggiunta, gli Stati Uniti hanno investito significativamente, spendendo circa un miliardo di dollari in munizioni destinate ad affrontare la minaccia rappresentata da droni e missili Houthi.

Nel mese di aprile, le operazioni militari statunitensi si sono ulteriormente intensificate, con l’invio di bombardieri B-2 Spirit per colpire arsenali di missili e droni Houthi. Questi sviluppi non solo mostrano la determinazione degli Stati Uniti nel proteggere le rotte navigabili, ma evidenziano anche l’importanza strategica del Mar Rosso nel contesto delle tensioni geopolitiche attuali.

La continua escalation degli attacchi nel Mar Rosso, insieme al sostegno russo agli Houthi, pone sfide significative per la sicurezza marittima e il commercio internazionale, rendendo la situazione nella regione sempre più complessa e incerta.

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