La pittura emotiva di Ferrari Sheppard: l’influenza dell’oro, del jazz e della pelle nera

Ferrari Sheppard porta la sua pittura contemporanea a Roma

L’artista americano quarantenne Ferrari Sheppard ha portato la sua pittura contemporanea al Casino dei Principi di Villa Torlonia, a Roma, per la sua prima mostra in Italia. La mostra, intitolata “Crucible” (Crogiolo) e curata da Ludovico Pratesi, presenta 18 opere, dieci delle quali sono state create appositamente per l’occasione. Le tele di Sheppard raccontano scene di vita quotidiana, con colori decisi e corpi senza volto, in cui l’oro è un motivo ricorrente. Tra le opere esposte, si alternano momenti di vita domestica a citazioni di eventi storici, come la gara di atletica delle Olimpiadi del 1938 a Berlino vinta da Jessie Owens o le sinuose figure femminili in costume da bagno.

La pittura di Sheppard: un’espressione delle sue esperienze personali

I protagonisti delle tele di Sheppard sono le persone di colore, rappresentate mentre suonano jazz nei night club o ballano a casa al suono di un giradischi. Le opere dell’artista americano sono anche influenzate dai ricordi della sua infanzia difficile a Chicago. “Sono cresciuto nei quartieri popolari – racconta Sheppard – mio fratello spacciava e quasi ogni giorno venivamo minacciati con armi da fuoco. Erano tempi bui e per sopravvivere ho dovuto costruirmi una corazza attraverso l’arte”. Sheppard, che attualmente vive e lavora a Los Angeles, ha trovato ispirazione in grandi artisti del passato come Michelangelo e Caravaggio, quest’ultimo ha avuto modo di ammirare da vicino nella Chiesa di Santa Maria del Popolo. In seguito, si è avvicinato a Cy Twombly, Jacob Lawrence e Joan Mitchell.

L’emozione di Sheppard per la sua prima mostra in Italia

Sheppard si è detto emozionato per la sua prima volta in Italia e per la sua mostra a Roma. “Roma mi ha tolto il respiro. Vedere le Mura Aureliane attraversare la città mi è sembrato quasi un pellegrinaggio”, ha dichiarato l’artista. La mostra a Villa Torlonia è la sua prima personale in un museo. “È un inizio molto romantico – ha commentato Sheppard – non avrei potuto desiderare una partenza migliore. La scelta di Villa Torlonia è legata alla collezione degli artisti della Scuola Romana a cavallo delle due guerre e alla musica jazz, intesa in America come forma di propaganda e di opposizione al fascismo”. La mostra di Ferrari Sheppard rimarrà aperta fino al 7 gennaio.

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