Nel mondo dello sport, il passaggio da una competizione all’altra porta con sé sia successi che delusioni. Recentemente, durante gli “Stati generali della Pallavolo” a Milano, il ct della nazionale maschile di pallavolo, Ferdinando De Giorgi, ha condiviso la sua visione sul percorso intrapreso dalla squadra. Le sue parole, cariche di volontà e speranza, offrono uno spaccato interessante sulla dirigenza sportiva e le aspettative per il futuro.
Un percorso da valorizzare
Ferdinando De Giorgi è entrato subito nel vivo del discorso, sottolineando la gioventù della squadra da lui guidata. E’ un dato di fatto che, sin dalla sua gestione, la nazionale italiana di pallavolo si è distinta per l’età media dei suoi giocatori, una caratteristica che non ha compromesso la competitività del team. Due Europei, un Mondiale e la recente partecipazione alle Olimpiadi di Parigi sono traguardi da considerare, anche se l’assenza di medaglie olimpiche ha lasciato un segno. De Giorgi ha affermato che è importante mantenere i piedi per terra e, con una leggera ironia, ha commentato sulla necessità di portare un po’ di umiltà nella federazione.
L’atteggiamento del ct è orientato a valorizzare i risultati ottenuti, considerando il ragionamento che la vera eccellenza non si misura solo attraverso le medaglie, ma nella capacità di essere costantemente competitivi. Ogni competizione, ogni match, offre spunti di miglioramento, e la crescita come squadra è un processo continuo che richiede dedizione e impegno. L’idea di base è che ogni passo, anche quelli più difficili, sono parte integrante di un viaggio di apprendimento e sviluppo.
Il futuro della squadra
Secondo De Giorgi, la sconfitta olimpica non deve essere vista come un punto di arrivo, ma piuttosto come un’opportunità per trarre nuovi stimoli. La mancanza della medaglia olimpica si trasforma in un catalizzatore per la squadra, una forza motivante che incoraggia i giocatori a spingersi oltre le proprie capacità. La giovinezza dei componenti della nazionale assume un significato particolare: essa non solo rappresenta un potenziale immediato, ma anche una promessa per il futuro.
La visione del ct è chiara: ci saranno sempre opportunità da conquistare. Questo implica un focus attento su alcuni aspetti critici da migliorare. De Giorgi ha espresso la volontà di concentrarsi su quanto la squadra possa fare meglio, evitando scorciatoie e scuse. Ogni errore sarà analizzato per affinare le competenze e le strategie del gruppo. Questo approccio pratico e diretto indica chiaramente un ambiente sportivo che aspira non solo a vincere, ma anche a crescere.
La responsabilità della federazione
La riflessione di De Giorgi si estende anche al ruolo della federazione nel sostenere la crescita della squadra. Essa ha la responsabilità di garantire che i giovani talenti possano emergere e affinare le proprie abilità. Questo richiede un impegno costante da parte di tutti i soggetti coinvolti nel percorso di crescita sportiva. La collaborazione tra atleti, staff tecnico e istituzioni permette di costruire un futuro più solido e promettente per la pallavolo italiana.
In questo contesto, De Giorgi non si limita a parlare delle sue aspirazioni, ma invita tutti gli attori coinvolti a stringere i ranghi e a lavorare in sinergia per costruire una squadra competitiva e pronta ad affrontare le sfide future. La strada da percorrere è lunga, e la visione di un team capace di raggiungere nuovi traguardi rappresenta un obiettivo centrale della sua gestione.
Con questi presupposti, il capitano della nave azzurra si prepara a dare il massimo, pronto a guidare i suoi atleti verso nuove avventure e successi, nonostante l’amarissimo sapore della mancata medaglia.