Secondo un’indagine nazionale condotta su un campione di 600 studenti tra i 16 e i 18 anni, il 78% degli studenti non ha mai sentito parlare della strategia globale One Health, basata sull’interconnessione tra la salute di uomini, animali e piante. Nonostante ciò, il 90% degli studenti ritiene che le scuole dovrebbero interessarsi a questa strategia. L’indagine fa parte del percorso “One Health-Scuole in azione” promosso da Esg Culture Lab di Eikon Strategic Consulting Italia Società Benefit e Healthware Group, con il sostegno di Fondazione Msd e dell’Azienda ospedaliera SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria.
L’indagine, svolta a settembre 2023 con metodo Cawi, ha confrontato i dati con una precedente indagine sulla percezione della One Health nella popolazione 18-65. Risulta che l’87% degli studenti ha sentito parlare a scuola dell’Agenda 2030 e degli obiettivi di sviluppo sostenibile, ma solo l’11% conosce la One Health. Tuttavia, il 55% degli studenti crede che il benessere di esseri umani, animali, piante e ambiente sia strettamente dipendente, anche se inferiore al 75% della popolazione generale. Inoltre, il 51% ritiene che ognuno debba impegnarsi nella cura integrata, attribuendo una maggiore importanza al ruolo della politica rispetto agli adulti.
L’indagine ha anche esplorato le rappresentazioni spontanee di umani, animali, piante e ambiente e la loro relazione reciproca. Gli studenti hanno un’immagine negativa degli umani, associandoli a distruzione, stupidità ed egoismo, mentre animali, piante e natura rappresentano positività e bellezza, minacciate dall’agire umano. Nonostante ciò, gli studenti mostrano una forte propensione alla prevenzione, con l’82% disposto a cambiare il proprio stile di vita per migliorare la salute di se stessi, degli animali e dell’ambiente. Inoltre, quasi il 90% ritiene che anche la scuola dovrebbe impegnarsi nell’educare alla prevenzione e ai corretti stili di vita.
La One Health si conferma come un approccio di riferimento anche per obiettivi concreti come l’attivismo, l’antibiotico-resistenza e l’alimentazione sana. Gli studenti mostrano una maggiore attenzione ai problemi legati all’agricoltura intensiva rispetto agli adulti. Nonostante l’immagine negativa dell’agire umano, gli studenti credono nell’importanza delle persone e delle relazioni come fonte di benessere. Inoltre, il 47% pensa che le tecnologie digitali diventeranno fondamentali per prendersi cura di umani, animali, piante e ambiente.
L’indagine conclude che tra gli studenti italiani c’è un terreno molto fertile per un nuovo approccio sistemico e collaborativo alla salute, che valorizzi la One Health come nuova visione e strategia per un futuro sostenibile. Le aree di scetticismo sono marginali ma più significative rispetto alla popolazione generale. È quindi fondamentale un’azione di formazione in grado di coinvolgere e motivare gli studenti per generare una nuova relazione positiva tra mondo umano e non umano.
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