Il Teatro Brancaccio di Roma ha ospitato la presentazione della Guida Vini d’Italia 2025, un evento di grande rilevanza nel panorama vitivinicolo italiano. Questa edizione, curata dal Gambero Rosso, si distingue per i suoi premi prestigiosi e l’introduzione di una nuova carta dei Vini Rari. Con 498 etichette premiate con il massimo riconoscimento, i “Tre Bicchieri“, la guida offre una panoramica completa e dettagliata del mondo del vino, evidenziando la qualità e la diversità delle produzioni italiane.
La Guida Vini d’Italia 2025 ha premiato ben 498 vini con il riconoscimento dei “Tre Bicchieri“, un chiaro indice dell’eccellenza delle etichette italiane. Tra queste, ben 52 vini hanno ricevuto il premio per la prima volta, segnando un debutto significativo nella prestigiosa classifica. La categoria dei premi Speciali comprende 12 riconoscimenti, tra cui la designazione della “Cantina dell’Anno“, assegnata quest’anno a San Leonardo, una storica cantina della famiglia Guerrieri Gonzaga. Da oltre 300 anni, questa azienda rappresenta uno dei punti di riferimento nel panorama enologico internazionale e si distingue per una gestione attenta e rispettosa del territorio, grazie al lavoro del padre Carlo e ora del figlio Anselmo, che continuano a produrre vini di alta qualità a Borghetto all’Adige, in Trentino.
L’edizione numero 38 della guida è particolarmente significativa, poiché è stata tradotta in diverse lingue, tra cui inglese, tedesco, cinese e giapponese. Questo approccio multilingue permette di raggiungere un pubblico globale e mettere in risalto la diversità e la ricchezza del patrimonio vitivinicolo italiano. La guida ha recensito un totale di 24.772 referenze, con un grande afflusso di vini degustati, circa 40mila, a testimonianza dell’impegno e del lavoro svolto dal team di esperti coordinati dai curatori Giuseppe Carrus, Gianni Fabrizio e Marco Sabellico.
Lorenzo Ruggeri, direttore responsabile del Gambero Rosso, ha sottolineato l’importanza del lavoro di squadra dietro la guida, che coinvolge quasi 70 esperti del settore. Ha anche commentato l’urgenza di raccontare la bellezza e il valore di un buon bicchiere di vino, non soltanto in termini di territorio e paesaggio, ma anche come parte di uno stile di vita affascinante. Ruggeri ha spiegato come la guida non possa limitarsi a un semplice strumento di classificazione, ma debba servire a scattare una fotografia precisa e attuale del mondo del vino italiano. In questo contesto, il Gambero Rosso ha lanciato il progetto del corso dedicato al “Vino del Futuro“, curato dal professor Attilio Scienza, con l’obiettivo di formare nuove competenze nel settore vitivinicolo, necessarie in un momento di trasformazioni significative.
L’edizione 2025 presenta una serie di premi speciali caratterizzati da categorie innovative. Tra i riconoscimenti spicca il premio alla “Bollicina dell’Anno“, andato al OP Pinot Nero M. Cl. Pas Dosé Poggio dei Duca ’19 della cantina Calatroni. L’incontro ha visto anche premiare il “Bianco dell’Anno“, che è risultato essere l’Alto Adige Sauvignon Gran Lafóa Ris. ’21 della cantina Colterenzio, e il “Rosato dell’Anno“: RGC Valtènesi Chiaretto Antitesi ’23 dell’azienda Avanzi. Per quanto riguarda il “Rosso dell’Anno“, il trionfatore è il Chianti Colli Fiorentini Molino degli Innocenti Ris. ’19 della cantina Torre a Cona. Viene riconosciuto anche un “Vino da Meditazione dell’Anno“, un Moscato Passito al Governo di Saracena ’15 prodotto dal Feudo dei Sanseverino.
In un contesto di responsabilità sociale, è stato conferito un premio per il “Progetto Solidale” alla cantina Lis Neris della famiglia Pecorari. Grazie al loro supporto, sono state costruite 34 scuole in Myanmar, India e Uganda, segno di un impegno che va oltre il semplice aspetto commerciale. La “Cantina Emergente” premiata è stata identificata in Maugeri, mentre il “Miglior Rapporto Qualità-Prezzo” è stato assegnato al Lambrusco di Grasparossa di Castelvetro 7Bio della cantina Settecani. La retroriflessione sulla “Viticoltura Sostenibile” ha premiato Nicola Biasi per i suoi contributi, e la storica Cooperativa Belisario è stata eletta “Cooperativa dell’Anno“, mentre Mario Fontana ha ricevuto il titolo di “Viticoltore dell’Anno“.