“Passato e Presente” torna con una nuova stagione: la storia che ci ha portato alla guerra
Il noto programma televisivo “Passato e Presente” ritorna con la sua settima stagione, promettendo di esplorare le radici dei conflitti che affliggono il mondo. La prima puntata speciale si concentra sulla pace ritrovata dopo la Prima Guerra Mondiale, ma l’intera stagione affronterà il tema della guerra in generale. Paolo Mieli, il conduttore del programma, spiega che l’obiettivo è fornire al pubblico il maggior numero possibile di spiegazioni, anche riguardo eventi avvenuti tremila anni fa, per comprendere come siamo arrivati a questo punto.
Nel primo episodio, il professor Francesco Perfetti ci riporta al 29 ottobre 1918, quando il generale Viktor Weber von Webenau consegnò una lettera al Comando Supremo italiano per avviare le trattative di un armistizio immediato. Questo evento segnò la fine della Prima Guerra Mondiale, che verrà ricordata il 4 novembre 1918.
Le crisi internazionali, come quella in Palestina, hanno aumentato la domanda di conoscenza storica. Mieli sottolinea che le persone si rendono conto di sapere molto poco e desiderano uno strumento per comprendere la storia, non solo quella recente. È necessario risalire alle guerre di religione e persino alla notte dei tempi per comprendere appieno gli eventi attuali.
Mieli fa anche riferimento all’antisemitismo, che ha ripreso vigore dopo gli avvenimenti in Palestina. Afferma che non si sta dimenticando l’Olocausto, ma che molte persone credono che l’antisemitismo sia confinato a quel periodo storico. È importante spiegare che l’antisemitismo esisteva anche prima e che successivamente si è fatto finta che non esistesse più. Purtroppo, ora sta emergendo in modo evidente.
La nuova stagione di “Passato e Presente” sarà composta da 120 nuovi episodi, trasmessi su Rai 3 e Rai Storia. Lo studio virtuale è stato completamente rinnovato per offrire un’esperienza ancora più coinvolgente. La fame di conoscenza storica è palpabile e il programma si impegna a soddisfare questa esigenza, portando alla luce i fatti del passato che hanno plasmato il nostro presente.