La giudice Apostolico non autorizza trattenimento di 4 migranti a Pozzallo

Il tribunale di Catania ha emesso 14 ordinanze contro il decreto Cutro, annullando i trattenimenti nel Cpr di Pozzallo disposti dal questore di Ragusa nei confronti di 4 migranti tunisini richiedenti asilo. La giudice Iolanda Apostolico ha firmato i provvedimenti, ribadendo che il trattenimento di un richiedente asilo può avvenire solo in presenza delle condizioni giustificative previste dalla legge. Inoltre, ha sottolineato che la norma del decreto Cutro che prevede il pagamento di una somma a garanzia è incompatibile con la direttiva Ue del 2013. Il Viminale ha annunciato che ricorrerà in Cassazione contro queste decisioni.

Le motivazioni della giudice Apostolico

La giudice Apostolico ha spiegato che il trattenimento di un richiedente asilo può avvenire solo se ci sono le condizioni giustificative previste dalla legge. Inoltre, ha ribadito che lo status di richiedente asilo si assume con la manifestazione della volontà di invocare la protezione, che in questi casi è stata espressa già a Lampedusa. Pertanto, la cosiddetta procedura di frontiera non può essere applicata ai migranti tunisini trattenuti a Pozzallo. Infine, ha citato una sentenza della Corte di Giustizia del 2020 secondo cui le norme Ue impediscono il trattenimento di un richiedente asilo solo perché non può sostenere le proprie necessità.

I precedenti e il ricorso del Viminale

Dopo le prime 4 decisioni della giudice Apostolico, un altro giudice della stessa sezione civile del tribunale, Rosario Maria Annibale, ha rimesso in libertà sei migranti, ritenendo il trattenimento illegittimo. Oggi sono state emesse altre 4 ordinanze con la stessa motivazione. Il Viminale ha annunciato che ricorrerà in Cassazione contro queste decisioni.

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