La generazione z si impegna: oltre la metà degli under 30 si dice ambientalista e boicotta i brand iniqui

Uno studio di Angelini Industries rivela l’impegno della Generazione Z per questioni sociali e ambientali, evidenziando le loro aspettative lavorative e la richiesta di sostenibilità nelle aziende.
La generazione z si impegna: oltre la metà degli under 30 si dice ambientalista e boicotta i brand iniqui - Tendenzediviaggio.com

Un recente studio commissionato da Angelini Industries ha rivelato un significativo impegno della Generazione Z nei confronti di questioni sociali e ambientali. Con oltre 2.500 intervistati, di cui 1.600 giovani tra i 14 e 29 anni, la ricerca offre uno sguardo approfondito sulle preoccupazioni, le aspirazioni e le opinioni di una generazione che desidera un cambiamento concreto. Attraverso l’analisi dei dati raccolti, emergono diverse tendenze, che possono influenzare non solo le dinamiche del mercato, ma anche le strategie delle aziende.

Impegno ambientale e scelte di consumo

Il rapporto evidenzia che il 53% dei giovani si considera ambientalista, e il 43% ha affermato di aver boicottato marchi o prodotti che ritengono socialmente iniqui o pericolosi. Comparando questo dato con la popolazione generale, che presenta una percentuale del 37%, si nota un chiaro scostamento che attesta l’impegno della Generazione Z. Circa il 58% degli intervistati ritiene che una società non possa essere equa se al suo interno esistono disuguaglianze, un principio che dimostra il desiderio di costruire un futuro in cui l’equità e la giustizia sociale siano centrali.

La ricerca, presentata al Salone della CSR di Milano, è stata realizzata da Quorum/Youtrend e CSA Research con l’obiettivo di raccogliere le opinioni dei giovani su temi cruciali come futuro, lavoro e sostenibilità. I risultati mostrano un’indubbia maggiore attenzione dei ragazzi verso le problematiche ambientali e sociali rispetto alle generazioni precedenti, evidenziando anche una certa critica verso le scelte fatte dai loro predecessori. Il 61% dei giovani attribuisce la responsabilità per la crisi climatica e le disuguaglianze alle politiche economiche e ai modelli di vita delle generazioni passate. Un’alta percentuale, il 78%, sostiene che i governi possono svolgere un ruolo rilevante nel promuovere cambiamenti significativi.

Aspettative lavorative della nuova generazione

Le aspettative lavorative della Generazione Z sono diverse rispetto a quelle delle generazioni precedenti. Non è sufficiente un semplice equilibrio tra vita privata e lavoro; i giovani desiderano anche sentirsi realizzati e coinvolti nel loro impiego. La ricerca ha rivelato che il 40% dei giovani intervistati considera fondamentale il sentirsi realizzati nel lavoro, rispetto al 38% della popolazione generale. Altri aspetti importanti sono le opportunità di crescita professionale e personale, indicate dal 19% dei giovani .

In risposta a queste esigenze, Angelini Industries ha implementato diversi programmi di sviluppo professionale, come l’Angelini Academy e il Future Leaders Program, un’iniziativa gratuita di formazione che punta a favorire l’inserimento di giovani talenti in ruoli manageriali. Questi programmi sono progettati per rispondere alle aspettative della Generazione Z, dando particolare attenzione alla necessità di un percorso chiaro e sostenibile nel proprio sviluppo professionale.

La percezione della sostenibilità aziendale

Per la Generazione Z, le caratteristiche che rendono un’azienda veramente sostenibile sono significative e variegate. Secondo il campione, il 44% dei giovani considera come fondamentale la capacità dell’azienda di proteggere l’ambiente, mentre il 30% valuta l’attenzione per le generazioni future. Solo la minoranza, il 29%, si aspetta che le imprese rispettino le leggi e le normative vigenti, evidenziando una certa preferenza per un approccio olistico alla sostenibilità.

Inoltre, i giovani mostrano una maggiore sensibilità ai diritti dei lavoratori e all’impegno delle imprese nella salvaguardia delle categorie sociali vulnerabili. Il 26% degli intervistati afferma che il rispetto del benessere dei lavoratori è una priorità, rispetto a un 24% del resto del campione. La consapevolezza e l’informazione riguardo al riscaldamento globale sono elevati tra i giovani: oltre il 90% crede nella validità delle previsioni scientifiche e teme che il pianeta possa diventare inhabitabile.

L’approccio di Angelini Industries alla sostenibilità

Angelini Industries si sta dimostrando all’avanguardia nell’integrazione della sostenibilità in tutte le sue attività. L’azienda ha adottato misure concrete per promuovere l’eco-sostenibilità, a partire dalla propria sede centrale, Casa Angelini a Roma, che si distingue per il suo design eco-innovativo e ha ricevuto la certificazione LEED Platinum. Inoltre, l’azienda punta a ridurre il rifiuto di materiali attraverso il programma Zero Waste, focalizzandosi sul riciclo e sull’uso di packaging sostenibili come Greenpackt, una soluzione per creare confezioni completamente riciclabili.

Angelini ha già installato impianti fotovoltaici e colonnine per la ricarica di veicoli elettrici, mentre sta lavorando su una strategia globale di decarbonizzazione. L’importanza data alla Carbon Footprint e l’uso dell’analisi LCA rappresentano solo alcune delle iniziative tese a guidare l’azienda verso un futuro più sostenibile. I risultati della ricerca rappresentano non solo un quadro dei valori della Generazione Z, ma anche un’opportunità per le aziende di allineare le proprie strategie alle aspettative di una generazione che chiede trasparenza e impegno verso il benessere collettivo.